Bimbo di 8 anni rischia di annegare
Lo salva un ambulante straniero

Bregnano. il drammatico episodio durante la vacanza al mare a Sperlonga «Gli ho offerto 50 euro per ringraziarlo, ma li ha rifiutati e se n’è andato»

Nella fantasia gli eroi sono tutti giovani e belli, è la strofa di una nota canzone, nella realtà l’eroe che ha salvato dal rischio di annegare, a pochi metri dalla spiaggia, il piccolo Francesco, di 8 anni, è stato un venditore ambulante, forse nordafricano o pakistano, che non ha avuto esitazioni nel lasciare tutta la propria mercanzia sulla spiaggia e gettarsi in mare vestito per soccorrere il bambino in difficoltà.

«Indossava una camicia gialla, un colore che mi è rimasto impresso e credo proprio che non scorderò mai più – racconta Luca Pedretti che era nei giorni scorsi con il figlio e con la moglie Paola al mare a Sperlonga, provincia di Latina, nel Lazio meridionale, tra i borghi più suggestivi d’Italia – eravamo in vacanza già da qualche giorno e il bagnino ci aveva avvertiti per tempo della presenza di alcune “buche”, anche vicino alla spiaggia che, specialmente quando si formano delle particolari correnti rendono difficile e che già in passato si erano registrate situazioni pericolose e gravi».

La vicenda giovedì scorso, attorno alle 17, in una giornata come tante altre, con diverse persone in quel momento in acqua e con i bagnini impegnati a cercare di tenerle d’occhio.

«Con mio figlio stavamo giocando a palla a 7-8 metri dalla spiaggia, quando mi ha lanciato il pallone io sono andato a prenderlo e in quel momento Francesco è finito in una buca, riusciva in qualche modo a stare a galla, ma non era in grado di uscirne a causa delle correnti che lo bloccavano» racconta con ancora una certa emozione il padre - chiedeva aiuto, in quel momento c’erano anche altre persone in acqua, che però non sono riuscite a sentirlo e a intervenire per tempo».

«Il primo a accorgersi di quanto stava accadendo - aggiunge il padre - è stato appunto un venditore ambulante che ha lasciato tutta la sua mercanzia sulla battigia ed è entrato in acqua completamente vestito e ha tirato fuori Francesco, riuscendo a salvarlo».

«Ero in spiaggia e non avevo molto con me, ho quindi provato a fermarlo prima che se ne andasse, dandogli 50 euro, non per ripagarlo, perché il gesto che aveva appena compiuto non ha prezzo; ho cercato di spiegargli che intendevo dargli qualche soldo perché si potesse comprarsi qualcosa da mangiare. Mi ha risposto, in maniera molto intensa, dicendomi che non rientrava tra i suoi insegnamenti religiosi quello di salvare delle persone per denaro, mi ha poi detto soltanto il suo nome italianizzato, Raffaele».

Da parte sua il sindaco Elena Daddi intende proporre la cittadinanza onoraria al salvatore.

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