Bregnano, falso tecnico in azione
Ma la donna di 80 anni non abbocca

«Devo controllare l’acqua». La vittima telefona i parenti e il truffatore scappa

Allarme truffe nella Bassa Comasca. Lunedì 7 settembre una donna di 80 anni ha messo in fuga un truffatore che aveva cercato di introdursi nella sua abitazione con la “solita” scusa dell’acqua inquinata.

È successo attorno alle 9 in via Sauro dove uno sconosciuto – alto circa 1,65, vestito di scuro, che parlava correntemente l’italiano - ha suonato al citofono della sua vittima sostenendo di essere un tecnico dell’acquedotto che doveva effettuare delle verifiche riguardo alla purezza dell’acqua, mostrando alla donna, che in quel momento era sola in casa, un badge di colore arancione. Un vecchio trucco che però inizialmente ha funzionato: la donna lo ha fatto entrare in giardino e accompagnato al contatore dell’acqua, che si trova però all’esterno dell’abitazione. Il malvivente ha però insistito per entrare in casa, sostenendo che doveva fare altre verifiche e che era necessario mettere gli oggetti di valore nel frigorifero. Una richiesta quest’ultima che ha fatto d’un tratto ricordare all’anziana una truffa analoga subita in passato da un familiare non residente in paese. A quel punto la donna ha allora chiesto al falso tecnico di aspettarla sul cancello, perché doveva fare una telefonata urgente; ha quindi avvisato i parenti che a loro volta hanno allertato i carabinieri e la polizia locale. Nel frattempo il malvivente aveva capito che non era giornata, allontanandosi rapidamente.

(Gianluigi Saibene)

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