Compra 50mila euro di slot e non paga
È truffa: condannato a tre anni e mezzo

Raggirati la società fornitrice di Faenza e un uomo indotto a creare una ditta. E si è persa ogni traccia delle venti macchine che erano state consegnate nel 2015

L’imputazione per la quale è stato condannato è di truffa e la vicenda risale al 2015: è in quell’anno che Davide Moris Vivacqua, 36 anni, di Olgiate Comasco, decise di lanciarsi nel business delle slot machine.

Peccato che, secondo la Procura, non lo abbia fatto rischiando in proprio, ma si sia servito di interposta persona che, sempre secondo l’accusa, ha indotto in errore, truffandola appunto. E non solo lei: anche la ditta alla quale aveva fatto ordinare una fornitura di una ventina di macchine da gioco, per un valore superiore a 50mila euro.

È quanto è stato appurato ieri mattina in Tribunale a Como, dove il giudice Walter Lietti ha condannato Vivacqua a 3 anni e sei mesi (ben due anni in più di quanto richiesto dalla pubblica accusa), e al pagamento di una provvisionale di 60mila euro alla ditta fornitrice degli impianti e di 5mila euro, a titolo di risarcimento morale, a favore di un uomo di 47 anni, di Concagno.

La truffa originaria si sarebbe consumata proprio in danno di questa persona: Vivacqua lo aveva convinto a fondare una ditta individuale, e tramite questa ad acquistare una intera fornitura di macchine da gioco del valore di 51mila euro dall’azienda “Nazionale Elettronica”, di Faenza, leader del settore.

Il materiale ordinato veniva regolarmente consegnato nella sede della società di Concagno, con fatture emesse a carico di essa, nonostante il concagnese non avesse un soldo per pagarle.

© RIPRODUZIONE RISERVATA