Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Martedì 30 Agosto 2022
Fiamme nell’ex fabbrica di merendine. Continuano incursioni e incendi nell’area dismessa
Lurate Caccivio L’episodio di domenica ha rilanciato l’attenzione verso l’area dismessa. Il sindaco: «Di recente non ci sono giunte segnalazioni di presenze o situazioni anomale»
Fiamme all’ex Mister day. L’area dismessa in via Monterotondo torna al centro dell’attenzione dopo il rogo di materassi e masserizie divampato nel tardo pomeriggio di domenica.
Due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Appiano Gentile sono intervenute per spegnere l’incendio che ha distrutto materiale abbandonato nell’ex fabbrica di merendine. L’allarme era scattato a seguito della segnalazione di fumo che fuoriusciva dall’ex insediamento produttivo. Nessun ferito.
Incursioni e incendi in passato
L’episodio, in sé contenuto, ripropone però il tema della sicurezza del vasto complesso industriale dismesso, già più volte interessato da incursioni e anche incendi.
L’ultimo della serie lo scorso gennaio, quando anche in quell’occasione prese fuoco materiale abbandonato nell’ex azienda dolciaria, fino al 2007 sede della Mister day, di proprietà della Vicenzi Biscotti spa di Verona, subentrata nel 1985 alla Parmalat. Nel 2014 il vasto stabilimento fu teatro di un rave party, con circa 400 partecipanti. Un inarrestabile degrado per quella che era la sede di una delle più significative aziende del paese, la Dolciaria Tettamanti, nata per iniziativa di Franco Tettamanti. Un’importante realtà produttiva che negli anni del massimo sviluppo arrivò a contare 240 dipendenti.
Al momento all’orizzonte nulla di concreto per strappare dal degrado quell’ampia area dismessa, fonte di preoccupazione per residenti e amministratori.
«Di recente non ci sono giunte segnalazioni di presenze o situazioni anomale all’interno di quell’area, ma è talmente estesa che è difficile anche vedere, tanto più di sera, eventuali movimenti – spiega il sindaco Anna Gargano – Di solito chi entra abusivamente sale dalla collinetta dietro, zona non recintata. Il cancello d’accesso è chiuso; la proprietà (Vicenzi) ha incaricato un istituto di vigilanza privata di sorvegliare l’area dismessa per prevenire danneggiamenti, intrusioni e incursioni».
Le possibili soluzioni
Per una vera messa in sicurezza l’unica soluzione sarebbe riconvertire il comparto, ma è un’operazione tutt’altro che semplice. «Prima del lockdown due società immobiliari sembravano interessate a intervenire su quell’area – afferma il sindaco – Avevano anche fatto degli studi per la possibile realizzazione di un centro sportivo-ricreativo. Avevano anche chiesto un incontro con noi per approfondire gli aspetti urbanistici relativi a quel comparto, ma non si erano sbilanciati più di tanto. Poi, purtroppo, si è fermato un po’ tutto con il Covid».
Ogni opzione di riutilizzo è possibile, il problema è individuare un acquirente. Il Piano di governo del territorio ha confermato l’attuale destinazione produttiva per quell’area, qualora la proprietà trovasse un acquirente interessato a insediarvi un’attività industriale.
Nello stesso tempo, è stata prevista la possibilità di trasformare l’ambito produttivo a uso terziario, per ospitarvi servizi (centro sanitario, albergo, attività di servizio).
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