Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 22 Novembre 2019
Grave dopo l’incidente con il cinghiale
Pagani: «Diamo licenza di abbatterli»
Castelnuovo Bozzente - L’emergenza Damiano Caon, 45 anni di Binago, ha riportato fratture in varie parti del corpo
Diamo licenza di abbattere i cinghiali. L’appello del sindaco di Binago, Alberto Pagani ,ai suoi colleghi primi cittadini, dopo l’incidente dell’altra sera a Castelnuovo Bozzente sulla Provinciale 19 della Cerrina che porta a Tradate. Sinistro nel quale un uomo di Binago – Damiano Caon di 45 anni – è rimasto seriamente ferito nello scontro della sua moto con un cinghiale che gli ha attraversato la strada.
Il motociclista, colto di sorpresa vista anche l’oscurità (dopo le 17), non ha potuto evitarlo e l’impatto è stato violento. Caduto rovinosamente a terra, ha riportato fratture e altri traumi in varie parti del corpo. È ricoverato in ortopedia all’ospedale Sant’Anna.
L’incidente ripropone con forza il problema sicurezza, minacciata dalla presenza crescente di cinghiali anche nei centri abitati. Il sindaco Pagani, deciso a tutelare l’incolumità dei cittadini, rilancia l’idea di emettere un’ordinanza per autorizzare i selecontrollori a sparare ai cinghiali sul proprio territorio comunale e invita i colleghi a fare altrettanto.
«È sempre più evidente quanto i cinghiali siano animali pericolosi, oltre che dannosi per l’agricoltura – dichiara Pagani – È ormai chiaro che non ci sia la volontà di intervenire in maniera drastica per risolvere il problema perché, dopo quattro anni di segnalazioni e riunioni con parlamentari e responsabili dei servizi faunistici, nulla è cambiato»
Pagani, sindaco agricoltore, non ci sta ad aspettare che qualcun altro rimanga seriamente ferito, o peggio, in un sinistro causato da un ungulato.
Da qui l’appello ai colleghi sindaci: «La situazione è ormai fuori controllo. Visto che da parte di chi è preposto a intervenire non c’è risposta, attiviamoci noi. Con apposita ordinanza autorizziamo l’abbattimento dei cinghiali sui nostri rispettivi territori comunali».
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