Guanzate, la stamperia si era riciclata
E stampava marchi falsi per ricambi auto

Maxi indagine della Guardia di finanza, con perquisizioni anche fuori regione. Nello stabilimento di Guanzate sequestrati centinaia di pezzi di ricambio (frizioni e filtri dell’aria in particolare) marchiati “Iveco”

La guardia di finanza della compagnia di Olgiate Comasco ha rinvenuto all’interno di una stamperia di Guanzate, un vero e proprio laboratorio per la stampa di loghi automobilistici contraffatti. Le fiamme gialle vi avrebbero rinvenuto numerosissime scatole ancora imballate contenenti pezzi di ricambio per motori non originali, e però compatibili con i modelli Iveco, di provenienza extra europea. I pezzi, secondo le indagini, venivano estratti dai loro imballaggi, marchiati con loghi Iveco e quindi nuovamente confezionati dentro a scatole comprensive di codice a barre ed etichette del tutto identiche alle originali, con tanto di dicitura specifica “genuine parts”, cioè “pezzi originali”. Sempre secondo la guardia di finanza, i ricambi finivano sul mercato a prezzi concorrenziali, con rilevanti margini di guadagno. Sono stati sequestrati in tutto 980 tra frizioni e filtri dell'aria, 84mila confezioni e adesivi contraffatti, 3mila pezzi di ricambi automobilistici, sei macchinari per la stampa e il confezionamento, 28 cliché, 13 quadri per stampe, nonché documentazione amministrativa utile alla ricostruzione di tutta la filiera, per un valore commerciale stimato in oltre un milione di euro. Su disposizione della Procura della Repubblica di Como, le fiamme gialle hanno eseguito 23 perquisizioni nelle sedi legali e nelle unità operative di 13 aziende tra Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Campania e Puglia. Sono stati sequestrati ulteriori 12.218 pezzi di autoricambi già contraffatti, 10.716 confezioni e adesivi contraffatti, due impianti di stampa. Il rappresentante legale della stamperia di Guanzate, un suo collaboratore e la stessa società sono stati denunciati per il reato di contraffazione di marchi, aggravato dall’averlo commesso attraverso l’allestimento di mezzi ed attività organizzative.

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Allo stato delle indagini, si è proceduto a deferire, alla Procura della Repubblica di Como, il

rappresentante legale della stamperia abusiva, un proprio stretto collaboratore e la società

stessa, in violazione della normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti, per il

reato di contraffazione marchi, aggravato dall’averlo commesso attraverso l’allestimento di

mezzi ed attività organizzate.

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