Guanzate, proteste per i nuovi autovelox
«Raccolte 550 firme per eliminarli»

Per la minoranza non si è tenuto conto della petizione contro le colonnine

Subito contestati i due nuovi prevelox dall’opposizione di Guanzate Viva che già tre anni fa raccolse 550 firme contro gli impopolari armadietti arancioni. Mentre sui social c’è anche chi chiede di posizionare dei dossi anziché gli autovelox fissi, a tutela dei residenti che avrebbero richiesto all’amministrazione, come ha spiegato l’assessore Massimo Chiesa, di limitare le velocità eccessive.

Nel marzo 2014 furono posizionati i primi tre prevelox sul territorio e ora, si aggiungono altre due colonnine, una in via Madonna e una in via Manzoni.

Le due liste di opposizione Guanzate Viva e Iniziativa Popolare indissero allora una petizione popolare per chiedere di revocare la delibera di giunta e indire un consiglio comunale aperto in cui l’amministrazione illustrasse i motivi di questa scelta e quantificasse i proventi incassati con le violazioni del Codice stradale oltre alle opere migliorative da realizzare con essi.

«Raccogliemmo 550 firme di cittadini che si erano democraticamente espressi chiedendo un costruttivo confronto con gli attuali amministratori - ricorda il consigliere Gabriele Pagani di Guanzate Viva - La petizione da noi protocollata venne archiviata dall’attuale amministrazione tramite una semplice comunicazione scritta, in cui venne indicato che tutta l’operazione rispettava le circolari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in materia di prevelox».

Alle critiche di Pagani replica l’assessore Massimo Chiesa: «Strano, pensavo che loro fossero dalla parte della legge. A quanto pare mi sono sbagliato. I prevelox sono necessari come deterrenti per chi non rispetta i limiti di velocità del codice stradale. Ci sono stati richiesti dai cittadini. Non tutti possono essere d’accordo, ma è un metodo che viene sempre più adottato».

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