«I profughi buttano il cibo»
La cooperativa: «Non è vero»

Olgiate, scambio di accuse per cinque sacchi

Spreco di cibo, sotto accusa i profughi. La cooperativa sociale che li ha in carico sostiene: «Non sono stati loro». Resta un mistero condito dalla polemica chi abbia abbandonato il cibo.

Il caso è stato sollevato dopo il mancato ritiro lunedì di cinque sacchi semitrasparenti pieni di cibo, depositati in piazza Caduti di Nassiriya di fronte all’ex sede del poliambulatorio, dove da luglio alloggiano quindici richiedenti asilo.

Materiale che, per regolamento, va conferito negli appositi bidoncini per l’umido e non già nei sacchi utilizzati per la frazione indifferenziata dei rifiuti. Un cittadino, indignato per lo spreco di cibo prima ancora che per la raccolta fatta in modo improprio, ha documentato l’episodio con tanto di foto e poi le ha inviate ad Alessandro Pagani, responsabile della pagina Fb ComuneMente, che raccoglie segnalazioni d’interesse pubblico.

«Ho ricevuto da un cittadino le foto che mostrano sacchi pieni di alimenti – spiega Pagani - Il cibo non è stato smaltito nel modo corretto e quindi gli operatori ecologici non l’hanno ritirato. Così mi sono recato sul posto per verificare la segnalazione. In effetti sull’aiuola di fronte all’ex poliambulatorio c’erano sacchi contenenti spaghetti, pane, peperoni e altro. C’erano anche bottiglie di birra per terra».

Al riguardo il presidente della cooperativa “Intesa sociale”, che ha in carico i richiedenti asilo ospitati nell’ex poliambulatorio, Luigi Capiaghi afferma: «A noi non risulta assolutamente. L’operatore incaricato di seguire i ragazzi alloggiati nell’ex poliambulatorio mi ha detto di non aver mai visto del cibo buttato. Ha riferito che in questi giorni alcuni sacchi non sono stati ritirati, ma di non aver mai personalmente visto gettare del cibo. Se così fosse, sarei il primo a indignarmi».

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