Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 17 Gennaio 2020
In 80 con il reddito di cittadinanza
«Li faccio lavorare per il Comune»
Olgiate, il sindaco Moretti intende affidare incarichi socialmente utili come l’accompagnamento del pedibus alla metà di loro
Sono circa ottanta i beneficiari del reddito di cittadinanza in città. Con la pubblicazione del decreto sui Progetti utili alla Collettività (Puc), i beneficiari di tale misura saranno tenuti a svolgere lavori socialmente utili a beneficio della collettività del Comune di residenza.
«Noi abbiamo 75 - 80 persone che percepiscono il reddito di cittadinanza – spiega il sindaco Simone Moretti Di queste, circa la metà sono gestite direttamente dai servizi sociali del Comune, il resto rientrano in categorie protette. Ad oggi sono 39 le persone che potrebbero essere impiegate per lavori di utilità per la collettività, ma al momento c’è poca chiarezza su questi Puc. Non abbiamo ancora ricevuto i moduli da far sottoscrivere ai beneficiari del reddito di cittadinanza per l’adesione ai Puc, cui sono tenuti».
Saranno i Comuni a gestire tali attività socialmente utili nel momento in cui in un determinato settore si riscontrino necessità specifiche. I Comuni dovranno istituire un registro dei partecipanti ai Puc, su cui annotare le presenze giornaliere. È previsto un impegno minimo settimanale di otto ore e massimo di sedici per i beneficiari del reddito di cittadinanza.
«Noi avremmo bisogno di avere una turnazione maggiore per il piedibus, ossia di persone che diano la disponibilità mezz’ora tutte le mattine per effettuare questo servizio di accompagnamento dei bambini che vanno a scuola a piedi – dichiara il sindaco – Abbiamo anche necessità di qualcuno che pulisca piazza Italia e altre aree pubbliche, o di persone che girino nei parchi. Tutti servizi nei quali potrebbero essere impiegati i beneficiari del reddito di cittadinanza. Sono persone che stanno ricevendo soldi dallo Stato, quindi da tutti noi, al momento per non fare nulla. Ben venga l’obbligo di rendersi utili per la comunità».
Principio condivisibile, peccato che poi la sua pratica attuazione al momento risulti tutt’altro che chiara e delineata.
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