Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Mercoledì 20 Settembre 2023
Insulti razzisti alla dottoressa. «Presa di mira perché egiziana»
Il caso Pesanti offese al medico Sally Saleh che era andata a Valmorea per una sostituzione. Un paziente: «Sono africani, vivono con gli animali». L’episodio è stato segnalato ad Ats e Asst
«Sono africani, vivono con gli animali», offese di stampo razzista a una dottoressa di origini egiziane e indirettamente anche al collega connazionale che aveva compilato la ricetta contestata.
L’episodio è avvenuto venerdì scorso, nell’ambulatorio di Valmorea, ai danni della dottoressa Sally Saleh – 49 anni, medico con specializzazione in chirurgia plastica ed estetica – che quel giorno sostituiva il collega Hossameldin Mohamed Ali Abdelhamid, anche lui di origini egiziane. La professionista – che svolge abitualmente la propria attività a Olgiate nell’ambulatorio in via Vittorio Emanuele 45, come incaricato provvisorio per gli assistiti del dottor Fabio Bianchi andato in pensione nel 2021 – venerdì scorso si è trovata alle prese con un paziente (45 anni di Albiolo) che pretendeva una impegnativa con priorità per un ciclo di infiltrazioni al ginocchio. Di fronte al diniego del medico, è passato alle offese di stampo razzista.
Il racconto
«Il paziente voleva che si mettesse l’urgenza di tre giorni su una ricetta che avevo compilato senza priorità, perché non era una prestazione indifferibile, ed era passato in ambulatorio a ritirarla – spiega il dottor Abdelhamid – Pensava di trovare me ma, siccome ero in malattia, mi sostituiva la dottoressa Saleh. È andato in ambulatorio senza appuntamento e, quando è stato ricevuto dalla collega, con tono di voce molto sostenuto le ha chiesto di cambiare l’impegnativa per mettere l’urgenza. La mia sostituta gli ha risposto che non si poteva in quanto la prestazione in oggetto non aveva un carattere di urgenza».
La prescrizione contestata
«Il paziente ha chiamato al telefono il suo ortopedico, al quale ha riferito che la dottoressa non voleva mettere l’urgenza e ha continuato a dire “meglio che ci pensi lei, sono medici africani e vivono con gli animali”. Tutto questo è successo dentro l’ambulatorio davanti alla dottoressa, in quel momento sola con il paziente».
Una situazione che ha molto turbato la dottoressa, ai limiti dello svenimento quando è uscita dall’ambulatorio appena il paziente iracondo si era allontanato, tanto che è intervenuta la segretaria di studio a fornirle assistenza e a informare il marito affinché venisse a prenderla perché non era nelle condizioni di mettersi alla guida.
«Per questo comportamento razzista io e la dottoressa Saleh abbiamo segnalato l’episodio ad Ats Insubria e ad Asst Lariana – aggiunge il dottor Abdelhamid – Nella mail ho richiesto la revoca del paziente che ha rivolto offese di stampo razzista alla collega». La dottoressa, professionista molto stimata, è in Italia dal 2018. Finora le era capitato di trovarsi di fronte a qualche paziente che ha assunto un atteggiamento di chiusura nei suoi confronti per via del velo che indossa, ma mai era stata fatta bersaglio di una violenza verbale come quella subita venerdì.
A parte alcune persone che hanno fatto il cambio di medico a causa del velo, da gennaio (quando ha preso servizio a Olgiate Comasco) ad oggi ha aumentato gli assistiti, da 800 a quasi 1.500, a conferma della professionalità, capacità e attenzione che i pazienti le riconoscono.
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