La stecca dei cinquantenni di Uggiate
Tradizione salva, ma in ritardo

Dopo lo stop per la pandemia, si sono riunite tre classi. I gruppi del 1969 e del 1970 hanno devoluto le offerte dalla Cri e alla Lilt

La tradizione della Stecca dei cinquantenni, anche se in ritardo, è salva.

Con l’attuazione dello stato di emergenza il paese, lasciandosi alle spalle il periodo della pandemia, riprende a vivere la sua vita normale con incontri e manifestazioni varie, sempre nel rispetto delle norme anti Covid.

«Il passaggio della stecca –ha detto il sindaco, Rita Lambrughi- segna per noi il primo ritrovarsi “ufficiale” della nostra comunità a cui attribuisco un significato di rinascita, di desiderio di tornare ai quotidiani ritmi dopo il lungo e difficile periodo in cui abbiamo vissuto, un po’ sospesi a causa della pandemia. Riprendere a festeggiare il passaggio della stecca è un importante segno di rinascita che mette in evidenza la vera essenza della nostra comunità uggiatese, che è quella della generosità, del dono e della condivisione. Ed è lo stesso spirito che riconosco nei coscritti del 1969, 1970 e 1971 che nei due anni trascorsi non hanno festeggiato, ma hanno pensato agli altri».

E i coscritti del 1969 e 1970 hanno veramente pensato agli altri, com’è nello spirito del passaggio della stecca: le classi che la ricevono al momento della riconsegna ai coscritti neocinquantenni si rendono benefattori nei confronti di enti e associazione che operano sul territorio.

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 20 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA