Mamma e ricercatrice, muore a 41 anni

Michela Mangieri si è spenta ieri pomeriggio, lascia il marito Luca e due figli piccoli. Era da tempo ricoverata all’Hospice di Abbiategrasso per una malattia la cui origine è ancora da accertare

Mamma di due bambini muore a 41 anni. Michela Mangieri - ricercatrice, impegnata in studi sulle cellule cerebrali – è morta ieri pomeriggio all’Hospice di Abbiategrasso, dove era ricoverata da qualche tempo per l’aggravarsi di una malattia la cui origine non è stata ancora accertata, tanto che è stata disposta l’autopsia in programma domani all’ospedale Sacco, dopodiché saranno fissati i suoi funerali.

Era sposata con Luca Bernuzzi, volontario e testimonial di Telethon, già presidente dell’associazione “Stringhe colorate” ed ex presidente di MaRaC (Malattie rare Como). Era mamma di Davide, sei anni - affetto dalla sindrome di Rubinstein-Taybi, una malattia rarissima (solo 180 casi censiti in Italia) – e di Elena, quattro anni. Una donna non comune, sia come professionista che come madre. Aveva lavorato all’ospedale di Ispra, all’Istituto Besta di Milano e, da ultimo, alla Fondazione Golgi Cenci.

Per amore del loro bimbo, la dottoressa Mangieri e suo marito sono andati oltre la prassi, arrivando dapprima a favorire la corretta diagnosi della malattia del loro figlio e poi ad accompagnarlo in un percorso di recupero per cui oggi riesce anche a esprimersi con le parole. Non solo, da mamma – qual era fin nel profondo del cuore - aveva “scommesso” ancora una volta sulla vita, decidendo di dare a Davide una sorellina.

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