Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Sabato 20 Giugno 2020
Mozzate, il bar chiude un mese
«Era un ritrovo degli spacciatori»
Il provvedimento notificato ieri sera al titolare dell’Aghi’s Decisione del questore su proposta dei carabinieri dopo l’arresto dei sette albanesi
Sospensione della licenza per 30 giorni. Il motivo? Secondo i carabinieri di Mozzate era il ritrovo abituale della banda di spacciatori sgominata l’altro giorno, quando è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 cittadini albanesi, accusati di controllare la vendita di droga, in particolare di cocaina, nella Bassa Comasca e nel Varesotto.
Tra i luoghi utilizzati dalla banda per far fruttare i propri affari c’era il bar Aghi’s a Mozzate. Il locale viene ampiamente citato nell’ordinanza di custodia cautelare in quanto il gruppo di albanesi, capitanato da Jasin Sulo, utilizzava questi bar come luoghi di appuntamento con i clienti.
I titolari del bar, teniamo a precisarlo, non sono assolutamente coinvolti a livello penale nello spaccio di droga. Ma l’articolo 100 del Tulps, ovvero il Testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza, dà la facoltà al questore di sospendere la licenza «qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose» o, comunque, se il comportamento costituisca «un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini».
Proprio per questo motivo, i carabinieri della stazione di Mozzate, a conclusione delle indagini sullo spaccio di droga e dopo aver eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, hanno inviato la proposta di chiusura di questo locale in quanto, come si evince dalle numerose intercettazioni telefoniche, veniva utilizzato dagli spacciatori per dare appuntamento ai clienti, che chiedevano la droga proponendo, con una frase “in codice”, di andare a prendere una birra. La birra, in realtà, era la droga.
Nel tardo pomeriggio di ieri il provvedimento di sospensione della licenza è stato quindi notificato ai titolari del bar da parte degli agenti della polizia di Stato e dei carabinieri della Stazione di Mozzate: il questore ha deciso per una chiusura di 30 giorni. Non sono invece previste multe o sanzioni: si tratta di un provvedimento amministrativo che non ha riflessi penali per i titolari dell’esercizio pubblico
Secondo le indagini dei carabinieri di Mozzate, altri quattro locali erano stati utilizzati dagli spacciatori albanesi come sede per gli appuntamenti con i clienti. (Raffaele Foglia)
© RIPRODUZIONE RISERVATA