Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 05 Luglio 2019
Nuovi raid dei vandali a Olgiate
I negozianti: «Non ci arrendiamo»
Rubati altri due pesci decorativi messi da una commerciante per solidarietà alle colleghe: «Me l’aspettavo, ormai scherzano col fuoco. Adesso per risposta ho esposto uno squalo»
La “banda del pesce” ha colpito ancora. Altro raid vandalico, ma non si ferma la risposta educata e creativa dei commercianti contro l’inciviltà e la maleducazione. L’altra notte sono stati strappati e rubati due pesci decorativi, di cui uno di grosse dimensioni, che Sibilla Zaia aveva esposto all’esterno del suo negozio, “Lo Scampolo” in via Tarchini, in segno di solidarietà alle due colleghe colpite da un analogo atto di maleducazione.
A inizio settimana, nottetempo, qualcuno si era divertito a strappare e a fare sparire una decina (su novanta) di pesciolini realizzati a mano da Sabrina Monti (titolare del negozio “Arcobaleno”) e da Anna Sartore (proprietaria dell’Erboristeria Lillà) ed esposti all’esterno dei loro negozi.
La denuncia con un post su Facebook del raid subito dalle due negozianti ha innescato una gara di solidarietà e di civiltà, partita dall’idea lanciata da Zaia di esporre pesciolini colorati per dire “No ai vandali” e rispondere alla inciviltà, abbellendo ancora di più i negozi e il paese.
Un guanto di sfida che i vandali evidentemente hanno raccolto e rilanciato, facendo sparire i pesci della promotrice della campagna di sensibilizzazione contro la maleducazione. «Me l’aspettavo. Non mi sembra casuale che abbiano portato via proprio i miei pesci – commenta Zaia – Ho la sensazione che l’abbiano fatto a me, come sfida».
«Se fossero veramente gli stessi dell’altra volta - aggiunge - stanno giocando un po’ con il fuoco. Sarebbero oltremodo stupidi, sapendo di essere nel mirino. Non escludo del tutto neppure l’ipotesi che qualcuno, passando, possa averli visti e non abbia resistito alla tentazione di portarli via».
Nonostante la rabbia, Zaia è motivata ad andare avanti: «Non ci arrendiamo. Per risposta, ho esposto uno squalo». Alle provocazioni dei maleducati, la città ha risposto aderendo alla campagna “Pesci in faccia ai vandali”. In città si moltiplicano i negozianti che hanno esposto pesciolini colorati, ma anche privati cittadini.
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