Olgiate, dentista “iron man”
Pedala per 24 ore, 435 km

Impresa di Fabrizio Meani, 57 anni, terzo a Montello «Non ho dormito, ma mi sono concesso piccole pause»

Nuova impresa sportiva per l’Ironman Fabrizio Meani

A due anni di distanza dalla massacrante gara di triathlon superata dopo tre operazioni al femore e un’attesa lunga tre anni per coronare il suo sogno, lo scorso weekend si è cimentato in un’altra avventura sportiva impegnativa: la 24h del Montello ultra-cycling, a Santa Maria della Vittoria, sui Colli Euganei.

Impresa sportiva “in solitaria”, alla quale hanno partecipato anche altri componenti del Raglia team cui è iscritto:Stefano Tettamanzi, Valerio Bianchi,Cristina e Fausto Cortinovis, con il supporto di Giacomo Salvalaggio .

Meani – medico dentista, 57 anni, residente a Olgiate – ha dato ancora una volta prova della sua volontà d’acciaio. Nella sua categoria (over 50) ha conquistato il terzo posto, compiendo 13 giri per complessivi 435 chilometri circa dalle 8 di sabato alle 8 di domenica. Stessi chilometri e giri percorsi da Tettamanzi nella categoria under 50, mentre Bianchi 12 giri e 402 chilometri, Cristina Cortinovis seconda nella categoria donne con 11 giri e 369 chilometri, il fratello 10 giri per 335 chilometri.

«Ventiquattrore sullo stesso circuito di 33 chilometri con un dislivello di 410 metri. I primi cinque chilometri in discesa, poi ondulato per 16 chilometri, quindi gran finale con salita di 12 chilometri – spiega Meani – Ho percorso in bicicletta questo circuito nell’arco delle 24 ore tredici volte senza mai dormire, facendo pause di durata variabile da dieci minuti a mezz’ora per riposarmi un po’ e mangiare qualcosa. All’inizio mi fermavo ogni tre giri, poi ogni due giri e sul finire ogni giro. Mi è già capitato altre volte di non dormire per 24 ore, alla fine è più una questione di testa che di fisico».

Con questa impresa l’Iroman olgiatese ha superato il record personale sulle due ruote.

«È il percorso più lungo che ho fatto – conferma Meani – In precedenza avevo partecipato alla Paris-Roubaix (gara di 255 chilometri, ma ne avevo fatti 280 perché avevo sbagliato percorso), mentre per allenarmi solitamente il giro più lungo è quello del Lago di Como (160 chilometri)».

Ventiquattrore in sella in condizioni a tratti proibitive.

«Nel giro di 24 ore ci siamo presi due grandinate e un diluvio, brevi ma intensi – afferma Meani - Fino al primo pomeriggio caldo torrido, da fare fatica a respirare, poi improvvisamente si è rannuvolato e attorno alle 18 è grandinato, quindi di nuovo il sereno. A mezzanotte il diluvio universale durato una buona mezz’ora, poi tranquillo fino alle 5.30 quando ha grandinato una seconda volta e alle 8 chiusura con il sole».

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