Olgiate: serpente
inchiodato a palo
«Inutile e crudele»

Episodio inquietante e tutto da decifrare nel parchetto in locaità Gerbo

Un serpente di campagna inchiodato a un palo. Il macabro ritrovamento nel parchetto al Gerbo, all’incrocio con via delle Ginestre.

L’altro ieri pomeriggio qualcuno – la cui identità non è nota – ha lasciato penzoloni il povero rettile, dopo avergli fissato la testa con un chiodo alla staccionata di legno posta nei pressi della fermata dello scuolabus. Un atto orribile.

«È un gesto di estrema crudeltà – commenta il sindaco Simone Moretti che ieri mattina, con il consigliere Riccardo Mascetti, ha compiuto un sopralluogo nel parchetto al Gerbo - Chi ha pensato di prendere il serpente e impalarlo sarebbe suscettibile di denuncia, perché è un maltrattamento. Non è che, perché si tratta di un serpente, abbia meno dignità di un animale di affezione come cani o gatti».

Il gesto - uno scherzo di cattivo gusto, o atto intenzionale di pura crudeltà – ha suscitato indignazione. Ha inquietato la presenza del serpente – un biacco – in un parchetto dove i bambini del quartiere vanno a giocare, ma ancora di più quel gesto tanto gratuito quanto crudele.

«L’esemplare in questione è un serpente assolutamente innocuo – conferma Moretti –È inoffensivo, ma ha dimensioni tali che un po’ inquietano. Essendo in una zona di campagna, capita di vederne qualcuno. Abbiamo già effettuato uno sfalcio dell’erba, nei prossimi giorni procederemo a un nuovo taglio».

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