Olgiate, stretta dei Comuni
Più severi sul gioco d’azzardo

In città spesi 38 milioni in un solo anno. Moretti: «Ci confronteremo con i sindaci della zona»

Fronte comune contro il gioco d’azzardo lecito. Per quanto la crisi e le politiche restrittive sulle aperture di nuove sale slot abbiano contribuito a contenere un po’ la crescita delle giocate, restano ancora alti i dati del gioco effettuato a Olgiate Comasco, in linea con altri Comuni. Dati allarmanti, che confermano quanto il fenomeno costituisca una piaga sociale: 46.579.269 euro giocati nel 2017, 44.701.852 euro nel 2018 e 38.189.704 euro nel 2019.

Dato, quest’ultimo, su cui in parte ha inciso la chiusura un anno fa della sala slot “Charleston”, in via Vittorio Emanuele all’angolo con via Volta, e della sala slot Futura (Stanleybet) in via Liancourt a Somaino. Chiusure che hanno abbassato da cinque a tre gli esercizi dedicati al gioco d’azzardo in città, in procinto di salire a quattro con la prevista apertura di una sala giochi gestita da cinesi al posto del negozio “Caccia e Pesca” in via Lomazzo.

«Quando terminerà l’emergenza in atto, l’intenzione è di istituire un tavolo con i sindaci del territorio, il Consorzio servizi sociali dell’Olgiatese impegnato sul fronte della prevenzione delle ludopatie e, possibilmente, anche con un rappresentante del governo (questura) – sostiene il sindaco Simone Moretti - Avevo comunicato ai sindaci la proposta, che avevo condiviso anche con l’associazione tabaccai, di far spegnere le macchinette nella fascia oraria dalle 20 alle 6 e di estenderla non soltanto ai Comuni della zona, ma anche ai primi Comuni a confine con Varese – spiega il sindaco - Misure tanto più incisive quanto più saranno estese territorialmente».

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