Olgiate, un museo per Momo
Tra ciclismo e auto da corsa

Il Circolo Dialogo chiede l’utilizzo di una sala del “Medioevo” per i cimeli del campione e progettista. Visse in città 22 anni e fondò l’autodromo di Monza

Un piccolo museo dedicato a Federico Momo, pioniere del ciclismo. È l’idea cui sta lavorando il Circolo culturale Dialogo per ricordare uno dei migliori velocisti a livello internazionale dei primordi, che per 22 anni visse a Olgiate.

«Vogliamo proporre all’amministrazione comunale di utilizzare il locale dietro il palco dell’auditorium del Medioevo, che è stato per anni lo studio di Federico Momo, come piccolo museo che ricordi l’atleta e l’uomo anche vanto di Olgiate – spiega Roberto Crimeni, tra i fondatori del Dialogo – Dietro il palco del Medioevo ci sono due salette affrescate, di fatto inutilizzate. Quella sulla sinistra contiene un bellissimo camino, ma si presta poco a essere arredata per la presenza di un arco piuttosto basso nel mezzo».

«La saletta di destra, che per anni fu lo studio di Momo, potrebbe essere valorizzata come piccolo museo a lui dedicato». Un luogo che, a cadenza ciclica, verrebbe aperto al pubblico. «Come Circolo culturale Dialogo, in collaborazione con il Comune, saremmo disponibili a realizzare dei pannelli con fotografie, documenti e ricordi riguardanti Federico Momo – aggiunge Crimeni – e ad aprire al pubblico una volta al mese il piccolo museo e organizzare iniziative per ricordare e rendere omaggio a questo personaggio».

«Ritiratosi dallo sport attivo, lavorò per la Peugeot, partecipò a gare di motociclette, fu costruttore delle macchine Junior e anche collaudatore – prosegue Crimeni - Fu tra i fondatori dell’autodromo di Monza, di cui seguì di persona la costruzione».

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