Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Domenica 10 Maggio 2020
Preso “contrabbandiere” della spesa
Multe agli svizzeri in centro a Ronago
Un uomo ha passato il confine a piedi sfruttando un varco nella “ramina”. Intanto il vicesindaco avverte i frontalieri elvetici: «Da lunedì niente scorciatoie in paese»
Confine, chi è ligio alle regole e chi fa contrabbando proprio nel senso letterale del termine: va contro il bando che ha chiuso le frontiere tra Italia e Svizzera per ostacolare il contagio da coronavirus. Da una parte, valichi ufficiali chiusi e frontalieri incolonnati a contagocce, costretti a lunghi giri su varchi aperti al minimo e regolamentati con controlli capillari ed orari ristretti.
Dall’altra, “ramina” o rete di confine abbattuta ed inesistente nella “valle dell’oro”, la Val Mulini che risuona ancora dell’epica degli spalloni. Da queste piste, tra prati e boschi, passava a piedi un signore che veniva nelle Terre di Frontiera a far la spesa, la sua bella borsa vuota all’andata e piena al ritorno.
Con il franco svizzero quasi in parità con l’euro, una spesa contro il bando val bene una passeggiata di dieci chilometri da Seseglio, appena al di là della Faloppia che segna il confine, via dei Prati, via Cartiera ed eccolo sbucare sulla provinciale, diretto ad Uggiate Trevano per acquisti. Tutte le relazioni di confine bloccate da mesi, ma c’è chi fa sé, confidando nella buona sorte e nella scusa pronta.
«Ero incredulo, dapprima: com’è possibile? Ma le testimonianze erano convergenti e non lasciavano dubbi. Ho avvertito le guardie di confine ticinesi, nel segno della collaborazione tra le forze dell’ordine transfrontaliere», racconta Davide Brienza, vicesindaco di Ronago ed assessore alla sicurezza dell’Unione dei Comuni Terre di Frontiera.
L’acquirente clandestino passerà un guaio, ma da lunedì 11 maggio potrebbero essere guai in val Mulini: dalle 5 alle 9 e dalle 16 alle 19.30, fino al venerdì, è di nuovo aperta la dogana di Crociale, chiuso ancora il valico di Ronago Centro.
Dai 4mila ai 5mila frontalieri punteranno al ritrovato passaggio tra la zona delle Colline e Balerna – Chiasso. Dopo due mesi di disagi, è comprensibile che venga intrapresa la via più breve e più diretta.
«Ai frontalieri, tutta la mia solidarietà – aggiunge - ma io devo proteggere la popolazione. Chiedo a tutti un supplemento di responsabilità: stop al semaforo rosso che è stato ripristinato e nessuna ricerca di scorciatoia nei centri abitati, pensando di aggirare la colonna di auto sulla provinciale ed immettersi in questa dalle strade comunali, via Cappelletta, via Stallone, via Roncaccio e via Ronchetto». In caso di necessità, in queste vie, videosorvegliate, potrebbe essere vietato l’accesso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA