Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Domenica 15 Gennaio 2023
Rapinata in strada, insegue i banditi e li fa bloccare
Il caso Donna di 74 anni originaria di Turate aggredita a Seveso. Denunciati gli aggressori
Una donna di 74anni, originaria di Turate ma residente a Seveso, ha inseguito e cercato di bloccare due immigrati che le avevano appena sottratto il telefonino; gli stranieri sono in seguito stati individuati e denunciati dai carabinieri di Seveso; i militari hanno infine anche riconsegnato alla donna il proprio cellulare.
Il movimentato episodio è avvenuto venerdì mattina a Seveso: da una prima ricostruzione dei fatti, un tunisino di 27 anni, assieme a un connazionale di 19 anni, ha d’un tratto avvicinato la donna di 74anni, che stava in quel momento entrando in un’agenzia assicurativa. Dopo averla spinta violentemente contro un muro, i due sono riusciti a sottrarle il telefono cellulare superato l’iniziale disorientamento, resasi conto d’esser stata derubata dopo che i due si erano già allontanati di un centinaio di metri,l’anziana cittadina li ha inseguiti nella vicina piazza XXV aprile e, una volta individuati, ha chiesto aiuto a dei passanti per cercare di bloccarli, ma i due sono riusciti a fuggire.
Nel giro di poco tempo sul posto è giunta una pattuglia dei carabinieri di Seveso che, si è messa sulle tracce dei due tunisini. Dopo aver svolto dei controlli nella stazione ferroviaria, i militari si sino recato anche allo scalo del vicino Comune di Cesano Maderno ,dove i due sono stati bloccati e portati in caserma per essere identificati. I militari hanno denunciato i due tunisini per rapina in concorso. Per il 19enne, risultato irregolare, è stata avviata la procedura per l’espulsione. Infine, la donna, rimasta fortunatamente illesa, ha potuto riavere il proprio telefono cellulare che è stato recuperato dopo che i due l’avevano abbandonato durante la fuga. L’anziana cittadina ha insomma passato un gran brutto quarto d’ora, riuscendo però alla fine a riavere il maltolto.
«Penso che abbia dimostrato grande coraggio e prontezza di riflessi – fa sapere il turatese Mario Marcuzzi, coetaneo della donna- spero infine che possa riprendersi al più presto dalla disavventura vissuta».
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