Rovello: «L’acqua è avvelenata»
Falso tecnico deruba due pensionati

Ha spiegato che alcuni inquilini della palazzina si erano sentiti male. Poi è fuggito con 650 euro e alcuni preziosi che aveva fatto mettere sotto il cuscino

Sui 25-30 anni, biondino, con baffetti alla moda, che parlava italiano senza alcun particolare accento, ben vestito, gentile e all’apparenza molto competente e professionale.

È questo l’identikit del truffatore che ieri mattina, attorno alle 10.30, in via Ferrari, ha circuito una coppia di anziani – lui 85 e lei 74 anni – i quali hanno commesso l’errore di dargli fiducia, facendolo entrare in casa.

Il malvivente, con l’aiuto di alcuni complici, è riuscito ad impossessarsi di 650 euro in contanti, che l’anziana coppia aveva appena prelevato in banca per pagare il dentista e di alcuni monili in oro e ricordi di famiglia.

Il figlio Angelo ha lanciato in queste ore l’allarme sui social network, invitando tutti i concittadini a fare la massima attenzione a chi bussa alla porta..

«Mio padre lo ha incrociato rientrando a casa, mentre il truffatore era davanti al citofono del palazzo, era vestito in maniera elegante ed aveva in mano una specie di tester con alcune lucine lampeggianti – racconta ancora il figlio della coppia derubata – ha spiegato che l’acqua era avvelenata e che nella palazzina erano già state male delle persone; ha quindi chiesto di salire dai miei genitori perché doveva svolgere dei fantomatici controlli sull’acqua».

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