Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Mercoledì 11 Novembre 2020
Rsa di Olgiate, 4 morti di Covid
«Lasciati soli dalle istituzioni»
Lo sfogo dei responsabili della casa anziani che si lamentano per l’assenza di Regione e Ats
Salgono a sette in pochi giorni i decessi alla casa anziani di Olgiate, 4 sono per Covid. Dalla direzione un motto d’orgoglio in un quadro molto difficile, nella consapevolezza di non poter contare che sulle proprie forze: «La struttura supererà lo stato di emergenza unicamente grazie all’eccezionale impegno dei propri operatori».
Una sessantina su 72 degenti è positiva; su 65 operatori, la quasi totalità è positiva asintomatica, o con sintomi lievi. «Il contagio è largamente diffuso sia tra gli ospiti che tra gli operatori ma, nel contempo, le condizioni generali di salute sono in graduale miglioramento – dichiarano il direttore amministrativo Luciana Corti e il direttore sanitario Fabio Bianchi - Dei sette decessi registrati nelle ultime settimane, quattro hanno riguardato ospiti con plurime e gravi patologie pregresse, per i quali il Covid-19 ha rappresentato l’atto finale; tre sono stati determinati da cause estranee al contagio. Tre ospiti sono in condizioni critiche, ma stabili ed anche in questo caso il Covid si inserisce su un quadro clinico già fortemente compromesso. Nessun ospite è a rischio di vita per causa esclusiva del Covid. Venerdì è stata registrata la prima negativizzazione di una paziente.
«Esprimiamo i nostri più sentiti ringraziamenti alla protezione civile comunale, che ci ha fornito i letti per allestire il dormitorio e al Comune, nella persona del sindaco Simone Moretti, che è costantemente in contatto con la direzione della struttura per aiutarci a far fronte alle numerose necessità – affermano Corti e Bianchi - Delle altre istituzioni (con riferimento a Regione e Ats) non vi è alcuna traccia e addirittura nella giornata di lunedì, per difficoltà organizzative, non ci sono stati consegnati i dispositivi di protezione individuale che, a partire da maggio, vengono distribuiti alle Rsa lombarde».
(Manuela Clerici)
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