Veniano, giovane ucciso a coltellate
L’omicida: «Interrogate mio figlio»

Istanza di incidente probatorio per assumere la testimonianza dell’undicenne

Stanno attendendo le motivazioni con le quali il Tribunale del Riesame ha rigettato l’istanza di scarcerazione, i legali di Gabriele Luraschi, per valutare se proporre ricorso per Cassazione.

L’uomo è detenuto al Bassone dallo scorso 17 giugno, giorno in cui lo arrestarono i carabinieri per l’omicidio del giovane Hans Junior Krupe, 25 anni, morto accoltellato all’area feste di Veniano per un banale alterco sorto tra i due.

Gli avvocati Roberto Colombo e Luca Gabrielli hanno però anche altre frecce al loro arco: hanno presentato istanza per incidente probatorio, per assumere agli atti la testimonianza del figlioletto undicenne di Luraschi, che gli era accanto la sera in cui avvenne lo scontro conclusosi con il ferimento mortale del giovane di origine olandese.

I legali contestano la configurazione del reato che ne ha fatto il pm Pasquale Addesso: omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dal fatto di essere stato compiuto di fronte a un minore, appunto il figlio appena undicenne di Luraschi.

Fu legittima difesa, sostengono al contrario di difensori. Al limite, eccesso colposo di legittima difesa o, in subordine, omicidio preterintenzionale.

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