Volantino “fascista” a Turate
Arditi sfrattati: «Ci basta il sospetto»

L’associazione dovrà lasciare la Casa militare Umberto I che ospita la loro sede. Il presidente del gruppo aveva subito negato la paternità del contestato documento

La Fondazione sfratta l’ Associazione nazionale arditi d’Italia dalla casa militare Umberto I di piazza Volta. Un provvedimento preso dopo il caso il volantino, diffuso sui social, che promuoveva alcune iniziative per celebrare tra le quali la rievocazione della marcia su Roma, per celebrare Benito Mussolini.

Tra le proposte anche una cena sociale nello storico edificio, dove però in quella data è invece già in programma un’altra manifestazione dedicata centenario della fine della Guerra mondiale, da tempo in fase di organizzazione.

Non sono insomma bastate le parole del presidente Pierpaolo Silvestri (nella giornata di ieri non è stato possibile contattarlo) che aveva subito preso le distanze dall’iniziativa, sottolineando che non si trattava di una comunicazione ufficiale del gruppo, che nessuno della sezione aveva partecipato alla rievocazione della marcia su Roma e che le iniziative annunciate in questione non erano in realtà mai state organizzate.

«Abbiamo deciso di risolvere il contratto con l’Anai e l’associazione è già stata a tutti gli effetti allontanata - fa sapere Dario Frattini, presidente della fondazione – abbiamo ritenuto infatti inaccettabile anche il solo sospetto che questa vicenda potesse essere in qualche modo abbinata con la fondazione o con la casa militare. Ribadiamo che siamo assolutamente apartitici e apolitici, le attività che svolgiamo sono cioè esclusivamente a supporto delle forze armate, dell’ordine e della Difesa».

Frattini ribadisce quindi la posizione e il ruolo della storica istituzione turatese: «Vorrei sottolineare nuovamente quello che è il nostro massimo rispetto verso la Costituzione, assieme naturalmente alla fedeltà nella Repubblica Italiana».

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