Azouz Marzouk autista dei bus: sarà assunto da Linee Lecco

La storia Il marito di Raffaella Castagna rientra nel progetto aziendale. Si impiegano disoccupati o chi ha scontato i debiti con la giustizia

Azouz Marzouk sarà assunto nei prossimi giorni all’Academy di Linee Lecco, e diventerà autista di bus per l’azienda di trasporti locale lecchese.

La storia personale dell’uomo che aveva perso moglie e figlio nella strage di Erba, torna quindi a intrecciarsi con la comunità lecchese, dopo che Marzouk aveva già scelto di risiedere a Lecco una volta tornato in Italia.

A consentire questo nuovo capitolo di Azouz in Italia è di fatto la nascitura Academy di Linee Lecco, vale a dire il progetto portato avanti dall’azienda dei trasporti pubblici di assumere persone disoccupate o che hanno scontato i loro debiti con la giustizia, formandole per l’acquisizione della patente D e quindi inserendole in organico per la guida dei mezzi in circolazione nel Lecchese. E sarà proprio questo il percorso che riguarderà anche Azouz Marzouk.

La vicenda

Azouz Marzouk era tornato in Italia dopo oltre dieci anni, nel 2019, appunto a Lecco. Nella strage di Erba dell’11 dicembre 2006 aveva perso la moglie Raffaella Castagna e il loro bambino Youssef, di soli due anni. Nel massacro morirono anche la suocera Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.

Ora Azouz è sposato con una lecchese, con la quale ha avuto tre bambine. Marzouk aveva ricevuto una condanna per droga a 13 mesi, con la clausola che lasciasse l’Italia.

Dopo dieci anni non era più ritenuto socialmente pericoloso, di conseguenza era stato revocato il provvedimento di espulsione dal nostro Paese, sostituito dalla libertà vigilata per 9 mesi.

Marzouk era però stato condannato per diffamazione nei confronti di Beppe e Pietro Castagna: in un’intervista aveva lasciato intendere che potessero essere coinvolti nel delitto. Nella sentenza di condanna il giudice aveva parlato di «estrema gravità della condotta diffamatoria» anche perché proviene «da uno dei soggetti direttamente coinvolti nella vicenda».

Brescia

Durante l’ultimo atto giudiziario relativo alla strage di Erba, ossia il rigetto della richiesta di revisione del processo da parte della Corte d’Appello di Brescia, Azouz Marzouk aveva presenziato in aula, e non solo.

Circondato dalle telecamere e dai taccuini dei giornalisti accorsi a Brescia, Azouz Marzouk aveva parlato a sillabe, senza sbilanciarsi. E alla domanda se non fosse il momento di chiedere scusa ai fratelli Castagna per aver anche solo ventilato il fatto che potessero aver avuto un ruolo nella strage, lui aveva risposto: «Non li conosco, io».

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