Cronaca
Lunedì 11 Maggio 2020
Bar, ristoranti parrucchieri
Forse si riapre il 18
Di Maio lo conferma
Tra giovedì 14 e venerdì 15 maggio, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire. Tweet del ministro degli Esteri
«L’avevamo detto. Se i dati del contagio fossero stati confortanti avremmo anticipato le riaperture. Bene, le Regioni riceveranno le linee guida per far riaprire dal 18 maggio bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici. Grazie all’impegno dei cittadini l’Italia riparte».È quanto scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di MaioTra giovedì 14 e venerdì 15 maggio, sulla base dei dati del monitoraggio, arriveranno le linee guida per consentire alle Regioni di riaprire dal 18 maggio commercio al dettaglio, bar e ristoranti, estetisti e parrucchieri. È quanto emerso, secondo quanto apprende l,’Ansa, nel corso dell’incontro tra governo e Regioni. Le linee guida e i protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività, viene spiegato, perché possano riaprire nella massima sicurezza. «Inizia la fase della responsabilità per le Regioni», ha sottolineato il ministro delle Autonomie Francesco Boccia.
Le Regioni potranno riaprire in autonomia le attività a partire dal 18 maggio ma il governo avrà la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all’andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare una nuova diffusione del virus. Gli interventi saranno tempestivi, viene spiegato, in stretto contatto tra governo e regioni.
«Le istanze delle Regioni - dice all’Ansa il governatore Luca Zaia - sembra vengano accolte. È una sorta di anticipazione dell’autonomia. Se tutto sarà confermato - spiega - considero proficuo per i veneti l’esito dell’incontro». «Il premier - spiega - ha dato la possibilità per le Regioni di presentare un programma di aperture per il 18. Il Veneto, con estrema coerenza, presenterà in settimana la ripartenza totale». «La sanità è come un “abito sartoriale” per le Regioni - osserva Zaia - e quindi ogni Regione, come ha avuto questo abito durante l’emergenza, lo avrà anche nell’apertura». Il Veneto si prepara a riaprire «ovviamente - precisa il governatore - tenendo sempre in primo piano gli indicatori sanitari. Dall’altro lato abbiamo chiesto che nei prossimi giorni si chiuda velocemente il protocollo con le linee guida per tutte le attività economiche, con la massima attenzione alla semplificazione». Da capire quali decisioni verranno ora prese anche in Regione Lombardia, dove la situazione è sempre più delicata dal punto di vista della diffusione del virus rispetto alle altre Regioni.
«Il Premier Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni nella gestione della Fase 2, avanzata nei giorni scorsi con una lettera dei governatori indirizzata al Premier. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali e insieme porteremo avanti il monitoraggio della situazione. Avanti con buon senso! Ripartiamo insieme». Lo scrive il Presidente della Liguria Giovanni Toti su Twitter.
Intanto, da questa mattina, lunedì 11 maggio, in Alto Adige sono aperti parrucchieri, bar e ristoranti, come previsto dalla legge provinciale approvata la scorsa settimana. I saloni stanno ricevendo i primi clienti con orario prolungato, in alcuni casi dalle 7 alle 21, per smaltire le lunghe liste d’attesa. Secondo le direttive provinciali, i parrucchieri indossano mascherine Ffp2, per i clienti basta una mascherina qualsiasi. Dopo un periodo di attività con asporto, riprendono il servizio ai tavoli anche ristoranti e bar, con una distanza minima di due metri fra un tavolo e l’altro. Anche qui obbligo di mascherina. La legge provinciale ha dato via libera anche ai musei, ma il lunedì è tradizionale giorno di chiusura.
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