Coronavirus: il nuovo decreto
Rinviati mutui e tasse
Aiuti a famiglie e lavoratori

Sostegno per chi è rimasto a casa e 100 euro di premio a chi, nonostante il rischio contagio, deve recarsi in sede. Garanzie per la liquidità delle imprese che continuano a operare e sostegno ai settori già costretti a chiudere per rispettare le misure di contenimento dell’epidemia

Il governo mette in campo circa 10 dei 20 miliardi del decreto per aiutare famiglie, aziende e lavoratori in difficoltà, sospende le tasse, estende lo stop delle rate del mutuo prima casa e non dimentica i lavoratori autonomi, che avranno una indennità ad hoc. Alcune misure non compaiono al momento nelle bozze, come l’ipotesi, circolata nei giorni scorsi, del taglio delle bollette.

CONGEDI PER I GENITORI, PERMESSI PER I DISABILI

Salvo modifiche dell’ultima ora, arrivano come annunciato i ’congedi specialì per i genitori con i figli piccoli (under 12) costretti a casa per la chiusura delle scuole. Si potranno chiedere massimo 15 giorni (da dividere tra mamma e papà) vedendosi garantito il 50% della retribuzione. In alternativa c’è la possibilità di richiedere un voucher babysitter da 600 euro, che diventano 1.000 per medici, infermieri, operatori sanitari e ricercatori. Previste maggiori tutele per chi accudisce disabili: non ci saranno limiti di età per chiedere il congedo straordinario e si potranno richiedere sia a marzo sia ad aprile 12 giorni al mese in più di permessi da legge 104. In più, visto che si prevede la chiusura anche di tutti i centri diurni che si occupano di disabilità (le assenze non saranno contate e non si perderà, quindi, il diritto di frequenza), si aumentano le tutele e saranno individuate, in sostituzione, anche prestazioni domiciliari.

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CIG PER TUTTI CON 5 MLD, UNA TANTUM AD AUTONOMI

Per garantire che «nessuno perderà il lavoro» a causa del Coronavirus, il governo come ha più volte annunciato mette sul tavolo circa 5 miliardi per estendere a tutte le imprese, anche con pochi dipendenti, la possibilità di richiedere gli ammortizzatori sociali. La cassa integrazione si potrà chiedere per 9 settimane anche se si è già raggiunto il limite per la richiesta, la Cigs si potrà bloccare e sostituire con la cassa ordinaria e la cassa in deroga verrà estesa a tutti i settori non coperti, compresi agricoltura e pesca, a eccezione del lavoro domestico. Per professionisti, collaboratori, autonomi, lavoratori stagionali e dello spettacolo arriva invece una indennità di 500 euro una tantum. Chi ha un negozio avrà un credito d’imposta del 60% sull’affitto di marzo. mentre chi ha dovuto sospendere, cessare o chiudere la propria attività e ha i redditi più bassi, potrà accedere a una forma di sostegno grazie a un nuovo «fondo per il reddito di ultima istanza», se l’anno scorso non ha guadagnato più di 10mila euro.

Filiale chiusa senza avviso, il sindaco lo segnala ai carabinieri e ora l’ufficio postale rischia di dover rispondere di interruzione di pubblico esercizio.

Da giovedì, infatti, senza apparente motivazione l’ufficio è stato chiuso, mandando su tutte le furie i cittadini e il sindaco Sergio Zauli. Talmente contrariato da aver contattato il comando carabinieri di Turate, stazione di riferimento territoriale, facendo una segnalazione scritta di quanto accaduto.

Il racconto

«Da giovedì - ha raccontato il primo cittadino - nessuno ci ha comunicato nulla della chiusura dell’ufficio, venerdì abbiamo mandato una PEC all’ufficio postale e alla Prefettura alla quale non è seguita nessuna risposta. Lunedì mattina, con ufficio ancora chiuso, non avendo avuto nessuna risposta ho chiamato la caserma di Turate e ho fatto una segnalazione scritta».

«Non c’era neppure un’indicazione di chiusura dell’ufficio - aggiunge Zauli - I carabinieri hanno raccolto. Hanno fatto le loro verifiche. Non sono io a doverle certificare, ma trattandosi di un reato perseguibile d’ufficio immagino che la mia segnalazione produrrà effetti penali».

I carabinieri, nel rispetto della legge, invieranno l’informativa all’autorità giudiziaria che potrebbe procedere con la contestazione di interruzione di pubblico servizio contro l’ufficio Postale che da giovedì è chiuso.

In tempo di Coronavirus, tra malattie, situazioni preventive, quarantene, isolamenti sanitari, l’ufficio ha chiuso. La paura del contagio potrebbe aver avuto una parte importante nella decisione che tanto sta facendo discutere in paese.

La risposta

«Solo dopo aver parlato con i carabinieri mi ha contattato Poste e mi hanno detto che l’ufficio era chiuso, ho ricevuto una mail con delle giustificazioni vaghe, non mi hanno garantito la riapertura. Non mi è stato ancora segnalato l’ufficio postale di riferimento per il cittadino di Rovellasca. In questo momento non ci si può spostare a casaccio e quindi devo rilasciare delle autorizzazioni per spostamenti emergenziali. Non ho avuto neanche un numero telefonico di riferimento. L’unica cosa che mi garantiscono è per il primo aprile l’erogazione della pensione».

«Adesso - conclude Zauli - mi aspetto la riapertura o che mi venga detto a quale sportello rivolgersi. Altre istituzioni faranno le loro valutazioni».

Poste Italiane. contattate sulla vicenda rimandano a un comunicato di Uncem, l’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani: «Uncem sta con i dipendenti che hanno chiesto e ottenuto tutele, attraverso le loro forze sindacali, per garanzia della loro salute. Ridurre gli orari degli uffici va di pari passo con la necessità di “stare a casa”, nonchè di utilizzare il meno possibile i servizi degli sportelli aperti. La pensione si può ritirare nei giorni di apertura garantiti, concordati da Poste con il Governo e con i Prefetti. Tutte le altre operazioni si possono fare on line. O posticipare».

STOP ALLE TASSE FINO AL 31 MAGGIO

I settori più colpiti - dal turismo alla ristorazione, dallo sport alla cultura ai trasporti, fino ai servizi educativi - potranno anche avvantaggiarsi della sospensione fino al 31 maggio dei versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva, che potranno essere saldati poi anche in 5 rate.

MUTUI PRIMA CASA, SOSPENSIONE ANCHE PER AUTONOMI

In più ci sarà la possibilità di accedere al cosiddetto “Fondo Gasparrini” che consente la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa fino a 18 mesi. L’accesso al fondo viene esteso oltre a chi perde, o si vede ridotto, il lavoro da dipendente, anche a professionisti e autonomi che autocertifichino un calo di fatturato di almeno il 33%. Si elimina il vincolo della presentazione dell’Isee (attualmente previsto fino a massimo 30mila euro).

3 MLD PER LIQUIDITA’ IMPRESE

Le imprese potranno invece accedere alla moratoria di mutui e prestiti grazie alle garanzie pubbliche (fino a 1,73 miliardi) e le banche potranno ricevere sostegno per la cessione di crediti deteriorati. Ci sarà anche, come annunciato, un ampliamento del Fondo di Garanzia per le Pmi per evitare che manchi la liquidità soprattutto alle piccole e piccolissime attività.

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