Mantenere vivo il ricordo dei caduti che si sono sacrificati per il paese, invocare la pace, con uno sguardo preoccupato ai due conflitti tuttora in atto e dare speranza al futuro anche grazie alla cinquantina di allievi alpini che, dopo il campo scuola svoltosi quest’estate a Rasin, in Valdidentro, sono diventati ancor di più entusiasti portatori dei valori degli alpini e dell’unità nazionale.
Con questo spirito mercoledì, in Alta Valle, si sono aperte le cerimonie per ricordare i caduti di tutte le guerre e delle Forze Armate.
L’appuntamento, con qualche giorno di anticipo rispetto alla data esatta della ricorrenza, si è svolto il 1° novembre ad Isolaccia, in Valdidentro, dove sono convogliati tutti gli alpini dei quattro gruppi del comune oltre a quelli delle valli limitrofem rappresentanti illustri delle diverse Forze Armate, amministratori locali e, soprattutto, tantissime persone. Su tutti, come ricordato in più di un intervento, a partire da quello del capogruppo di Isolaccia Gerardo Urbani al sindaco di Valdidentro Massimiliano Trabucchi, al vice presidente sezionale Alfredo Praolini, di rilievo la presenza dei ragazzi che hanno partecipato al campo scuola lo scorso giugno e, dopo quell’occasione propizia, sono stati coinvolti con successo in più di un evento e di attività “alpina”. Nel ringraziare tutte le numerose autorità militari, civili e religiose presenti, Urbani ha guardato al futuro sottolineando che «rimane un’unica speranza e un obiettivo: che l’associazione possa continuare a vivere e riuscire a trasmettere i valori di sacrificio e solidarietà silenziosa che da sempre ci contraddistinguono». La giornata dedicata al ricordo, alla consapevolezza dell’importanza della storia con un monito agli “errori” da evitare, su tutti quello legato alla guerra, ha preso avvio con la celebrazione eucaristica delle 9.30 nella chiesa parrocchiale di Isolaccia officiata da don Agostino Quadrio. Tantissimi i gagliardetti ed i vessilli presenti, altrettanto numerose e colorate le divise ed i cappelli rappresentativi dei diversi corpi armati – ancora in servizio o in pensione - ; di seguito sfilata per le vie del paese addobbate con il tricolore e accompagnamento musicale da parte della banda “S. Cecilia” di Valdidentro. Poi, dinnanzi al monumento dei caduti, dirimpetto al municipio, i discorsi delle autorità culminati nella lettura del messaggio del presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favaro.
Dopo quest’appuntamento, in Valdidentro continuano le celebrazioni in ricordo dei caduti che si terranno anche domani sera a Semogo, al termine della messa prefestiva delle 18, ed a Pedenosso e a Premadio domenica durante la messa delle 11. Domenica anniversario della Vittoria anche a Bormio, dove alle 9 è in programma la messa in chiesa parrocchiale. Anche in Valfurva la ricorrenza sarà celebrata domenica 5 novembre con il raduno dei combattenti e dei reduci alle 10.30 in piazza Frodaglio con successivo corteo verso la chiesa di san Nicolò. In Valdisotto, nella frazione di Piatta, i caduti saranno ricordati sabato sera durante la messa delle 19 mentre a Cepina appuntamento alle 10 di domenica mattina.
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