Economia / Como città
Venerdì 01 Novembre 2024
A Cometa si tesse il futuro: «Corsi e produzione reale, un lavoro per 300 studenti»
Il caso Piano triennale con il supporto di Mediobanca e il Gruppo Miroglio. Figini, preside: «Coinvolti a Como 100 allievi per anno e 55 docenti e tutor»
Dare attenzione ai processi digitali del settore tessile con uno sguardo al green e potenziare l’orientamento e l’occupabilità, portando le aziende all’interno della scuola. Con questi obiettivi ha preso il via a Cometa, con sede a Como in via Madruzza, il nuovo progetto “Tessiamo il futuro. Percorso di innovazione e sostenibilità tessile”, che con l’appoggio del Gruppo Mediobanca ha come obiettivo la formazione di giovani da inserire nella catena di produzione tessile.
Filiera completa
Un coinvolgimento dalla progettazione alla realizzazione del tessuto, fino all’applicazione e alla confezione dei prodotti, con una particolare attenzione alle competenze digitali e alla sostenibilità ambientale.
Attraverso il modello scuola-impresa, si punta a costruire e valorizzare le competenze specifiche necessarie per accompagnare le ragazze e i ragazzi della scuola Oliver Twist nel mondo del lavoro, proponendo dei corsi personalizzati finalizzati a contrastare gli abbandoni scolastici e a favorire il successo formativo e il raggiungimento dell’occupabilità. Il progetto triennale prevede 300 percorsi formativi, con il coinvolgimento di 100 studenti all’anno e 55 docenti, co-docenti e tutor della scuola. Particolare attenzione sarà riservata alle situazioni di fragilità, così come ai processi di empowerment femminile, promuovendo un modello di formazione inclusiva. Il rinnovato sostegno a Cometa è coerente con gli obiettivi del Gruppo Mediobanca, volti a sviluppare l’inclusione sociale come valore chiave per la creazione di valore per le comunità, con particolare riferimento ai target più giovani, soprattutto quelli caratterizzati da situazioni di fragilità.
«Un progetto che era nato già con l’Accademia del Legno (rilascia la qualifica professionale di operatore del legno + 1 anno di corso per diventare tecnico del legno, ndr), impresa sociale artigianale avviata nel 2018 dalla collaborazione tra il Gruppo Mediobanca e la Contrada degli Artigiani di Cometa e che ora si sposta sul tessile, in continuità per i ragazzi che vengono da noi – evidenzia Giovanni Figini, preside della Scuola Oliver Twist di Cometa – Cometa Formazione».
«Obiettivo lavoro»
«Il forte contributo che questa novità porta è di offrire opportunità formative per gli studenti per essere occupabili e aprire i loro orizzonti - continua Figini -: lo faremo con uscite formative, seminari, tirocini all’estero oltre che con il supporto alle commesse reali per aziende e fiere che vengono sviluppate dalle varie classi. Un potenziamento della formazione dei ragazzi, anche con un’attenzione dal punto di vista merceologico.
Diamo una panoramica ampia del settore per permettere l’orientamento degli studenti e Mediobanca ci consente di realizzare tutte queste azioni che altrimenti non riusciremmo a fare». Il progetto è partito con l’inizio dell’anno scolastico e vede coinvolti tutti i ragazzi del tessile e i docenti. «Legno e tessile, insieme alla ristorazione, sono proprio i settori del nostro territorio – aggiunge Figini – fondamentale il confronto con aziende, imprenditori, professionisti: l’idea è di portare le aziende a scuola, facendole entrare sempre più nella formazione.
Importante partnership
L’altra cosa importante è la collaborazione con il Gruppo Miroglio (realtà italiana che opera nella moda e nel retail, con sede ad Alba, in Piemonte, è presente in 41 Paesi con una rete di 30 società e 1.100 negozi monomarca, ndr) per far creare alle ragazze un prodotto di abbigliamento, sempre all’interno del progetto Tessiamo il futuro.
Il nostro obiettivo è di orientare ognuno verso la propria strada: qualcuno proseguirà gli studi, altri entreranno nel mondo del lavoro sicuramente con più competenze.
Ogni classe ha un progetto, deve presentarlo ai clienti, fare i conti con un ufficio stile, ufficio tecnico, presentarlo a una fiera, discuterlo con professionisti, sperimentarsi in tirocini, andare all’estero, come se fossero giovani professionisti all’interno del percorso scolastico».
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