Allarme per l’edilizia a Como. Le ore di cassa aumentate del 130%

I numeri Settore in difficoltà per la fine dei bonus e anche l’industria è in difficoltà con una crescita del 51%. Monteduro (Uil): «Possibili ricadute sull’occupazione»

Aumentano le richieste di cassa integrazione trainate dal settore dell’edilizia, segno meno solo nel commercio. Da gennaio a luglio di quest’anno, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, le richieste sono incrementate in totale in provincia di Como del 51,5%: edilizia +130,4%, industria +52,1% e commercio -46,4%. In provincia di Lecco non cambiano i segni davanti ai numeri che portano la media al +44,4%: edilizia +51,7%, industria +46,1%, commercio -62,8%.

I dati

Salvatore Monteduro, segretario confederale Uil Milano-Lombardia, commenta così i dati raccolti nel settimo Rapporto Uil sulla cassa integrazione: «Il settore dell’edilizia, considerato un indicatore chiave della salute economica generale, ha visto un aumento delle ore di cassa integrazione dell’111,7% in Lombardia nei primi sette mesi del 2024. Questo aumento è stato registrato in tutte le province lombarde, con punte particolarmente alte a Pavia +236,8%, Bergamo +217,3%, Brescia +131,3% e Como +130,4. Dati che evidenziano una difficoltà diffusa che potrebbe avere conseguenze gravi sull’occupazione e sullo sviluppo economico regionale».

Anche l’industria ha mostrato segni di sofferenza con un aumento medio del 23,8% delle ore di cassa integrazione in Lombardia rispetto allo stesso periodo del 2023. Tra le province più colpite Sondrio (+234,7%), Bergamo (+82,3%) e Pavia (+76,3%).

«Da sottolineare che si iniziano ad avere i primi campanelli di allarme anche nel commercio come accade a Bergamo +505% che è per il momento l’unico capoluogo che registra aumenti in tutti i settori». Il resto delle province lombarde mostra numeri in calo: Pavia e Varese (-100%), Mantova (-97,4%).

«La situazione che emerge dai dati raccolti è estremamente preoccupante. È necessario che le istituzioni e le parti sociali agiscano con urgenza per affrontare queste difficoltà e per trovare soluzioni che possano sostenere il settore e salvaguardare l’occupazione. Chiediamo come Uil Lombardia un confronto immediato tra le parti sociali e le istituzioni per mettere in campo misure efficaci e tempestive volte a rilanciare il settore edilizio e prevenire ulteriori ripercussioni sull’economia regionale».

Il risultato

Le province viaggiano con valori simili, ma il risultato presenta medie diverse. Ci sono territori che chiudono i sette mesi con un aumento delle richieste di cassa integrazione sul 2023: Sondrio (+153,2%), Bergamo (+91,5%), Pavia (+64,8%), Como (+51,5%), Lecco (+44,4%), Mantova (+31,6%), Varese (+20,1%), Milano (+11,1%). E altri invece con un calo: Lodi (-40,5%), Cremona (-24,4%), Brescia (-0,4%).

I dati appena pubblicati sono tendenzialmente peggiori rispetto a quelli inseriti nel sesto rapporto Uil Lombardia sul primo semestre dell’anno, dove Como segnalava un aumento nell’edilizia (+113% rispetto al primo semestre 2023), industria (+54%), commercio (-46%). Lecco registrava incrementi nell’industria (+38% sul 2023), edilizia (+28%), commercio (-63%).

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