
Economia / Como città
Mercoledì 19 Marzo 2025
Gli annunci on line delle case vacanze. A Como calo del 26%
Turismo I dati di gennaio e febbraio elaborati da Aigab. Effetto della stretta normativa? «No, riflusso di mercato dopo tre anni di boom e incide il contesto internazionale»
Potrebbe essere l’inizio di un deciso ridimensionamento degli affitti brevi, se non un vero e proprio tracollo del settore: a Como città un anno fa gli annunci di case vacanze on line erano 1.700, a fine 2024 si erano ridotti a 1.400 e oggi sono 1.090. Con 300 annunci in meno in un mese, il calo di Como è di -22%, in provincia è stato più significativo da gennaio ad oggi: -26%.
Da una ricerca dell’Associazione italiana gestori affitti brevi, il fenomeno sembra essere esteso a livello nazionale: a febbraio gli annunci nei 20 capoluoghi di regione sono calati dell’11% rispetto al mese precedente, secondo le rilevazioni sui principali portali online svolte da Aigab. Ma non è dovuto tanto alle nuove norme introdotte quest’anno per meglio regolamentare il settore, quanto a un normale riflusso rispetto ai picchi dell’ultimo triennio. Tra i macro fattori che incidono in modo particolare sul turismo del Lago di Como c’è anche la crisi della Germania che rallenta le prenotazioni dei turisti tedeschi e il momentaneo stallo degli Stati Uniti. «In molti stanno aspettando di capire quello che succederà e poi faranno le prenotazioni per l’estate, ma a stagione più inoltrata rispetto al solito – commenta Marco Celani, presidente Aigab – oltre ad essersi ridotti gli annunci on line, che può essere dovuto a una stagionalità. Febbraio per il lago è un periodo di bassa stagione, notiamo anche che il tasso di occupazione è ridotto a -5% rispetto a gennaio, confermato da una dato annuale di -1%. In questo caso Como segue il trend generale. Ci aspettiamo che i tedeschi, che sono fermi da due anni, ripartano per le destinazioni italiane, anche se decideranno a stagione più inoltrata».
La tendenza
Nella nostra provincia, tra gennaio e febbraio di quest’anno, la situazione è differente in base alla località, ma il calo è generalizzato e va dal -48% degli annunci di case e vacanze ad Argegno ai -40% di Gravedona e di Porlezza, fino al -6% di Blevio. In generale gli annunci che a gennaio, su tutta la provincia, erano 2.758, oggi sono 2.030, con un calo medio del 26%.

«Non abbiamo la percezione di un calo significativo dell’offerta di case vacanze, quando piuttosto di scelte diverse per promuoverle – osserva Jessica Mari, referente del settore turismo di Confcommercio Como – ci siamo resi conto che sempre più spesso le persone che hanno messo a disposizione una abitazione come casa vacanza e che utilizzano le piattaforme tendono a lasciare Booking per via delle alte percentuali che vengono trattenute e a preferire altri portali come Airbnb. Proprio per questo anche noi, nel nostro servizio di consulenza e accompagnamento alle imprese del turismo, cerchiamo di orientare le persone a disintermediare la loro offerta».
La campagna
È un atto una campagna di Federalberghi che incoraggia la prenotazione diretta della struttura turistica e a questa iniziativa aderisce anche Confcommercio per le attività extra alberghiere.
«Abbiamo avviato dei corsi di formazione per migliorare le competenze digitali e anche attraverso il nostro portale per le attività turistiche cerchiamo di favorire il contatto diretto tra il fornitore di ospitalità e i viaggiatori» conclude Mari. L’obiettivo è superare la commissione delle grandi piattaforme on line sia per aumentare il margine per i gestori, sia per calmierare i prezzi per gli ospiti.
Può quindi essere anche questa la causa di una riduzione progressiva ed evidente degli annunci online: sempre di più, man mano che matura l’offerta turistica, le strutture si affrancano dai portali internazionali e tentano di intercettare i loro ospiti per via diretta, attraverso un proprio sito o i social.
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