Artigianato e servizi trainano la crescita. Industria giù: -4,2%

Terzo trimestre L’Analisi congiunturale per Como vede aumentare del 35% le ore di cassa integrazione

Non sono ottimisti gli imprenditori industriali comaschi circa l’andamento dell’ultimo trimestre di questo 2024 dove, con l’eccezione dei servizi per il turismo, tutti i settori hanno registrato delle sofferenze, nonostante alcuni lievi miglioramenti in estate rispetto alla primavera 2024. Più incoraggianti invece i risultati di artigianato e commercio.

La criticità nell’occupazione

Per l’industria tornano negative le aspettative relative alla domanda estera ed è in aumento il numero di chi si aspetta una diminuzione della produzione e dell’occupazione, mentre è moderatamente positiva la prospettiva per il commercio, secondo i dati diffusi dalla nota informativa “Analisi congiunturale 3° trimestre 2024: industria, artigianato, commercio e servizi”, realizzata dall’Ufficio studi e statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco a seguito della conferenza stampa sulla congiuntura manifatturiera di Unioncamere Lombardia di ieri mattina.

Prova delle prospettive negativo è la richiesta in aumento nei primi nove mesi dell’anno di ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps: complessivamente, le ore sono cresciute del 35% (da 4,6 milioni a 6,2 milioni di ore).

Nel 3° trimestre 2024 nel settore industriale: la performance delle imprese comasche restano lontani da quelli medi lombardi: gli ordini a Como si attestano a 115,8 (contro il 129,5 regionale), il fatturato a 117,1 (contro 141) e l’occupazione a 97,1 (contro 106,8).

Ordini ancora negativi

Anche le variazioni ottenute confrontando i valori del 3° trimestre 2023 con quelli del 3° trimestre 2024 mostrano come il rallentamento del comparto industriale comasco registrato nei primi 6 mesi dell’anno sia proseguito anche durante l’estate. Produzione, ordini e fatturato, seppur in miglioramento, presentano variazioni tendenziali negative, passando rispettivamente dal -4,5% del 2° trimestre al -4,2% del 3°, da -4,7% a -2,8%, e da -3,1% a -2,7%.

Bisogna andare a Lecco per vedere segnali positivi nel settore industriale dove la produzione (da -1,9% a +1,8%) e ordini (da -2,5% a +0,3%) tornano a crescere sempre nel confronto tra il terzo trimestre del 2023 con quella del 2024. In entrambi i territori lariani si verificano crescite dell’occupazione: Como +0,2%, contro il +0,8% dei tre mesi precedenti; Lecco +1,9%, contro +1,4%. Fa meglio il settore artigiano comasco dove tutti gli indicatori fanno registrare performance in controtendenza di quelle regionali: l’indice medio del fatturato a Como si attesta a 115,5 (media 2015=100), a fronte della media regionale di 114,4; anche l’occupazione supera il valore lombardo (rispettivamente 102,4 e 102); viceversa, l’indice della produzione a Como si attesta a 99,9 (contro 113,3) e quello degli ordini a 99,3 (contro 101,8).

Anche nel confronto con lo stesso trimestre dell’anno precendente la produzione registra un +0,4% (contro il -1,2% del 2° trimestre 2024), gli ordini +0,7% (contro -0,3%) e il fatturato +2,6% (contro -1,1%). Meno positiva la performance delle imprese artigiane lecchesi per la produzione (-0,1%, a fronte del +1,9% del periodo aprile-giugno di quest’anno) e il fatturato (+0,2%, contro il +1,3% dei tre mesi precedenti).

È nei servizi, più che nel commercio, che la provincia comasca dà il meglio di sé: le variazioni tendenziali dell’occupazione di entrambi i comparti a Como sono più alte di quelle lombarde (pari a +1,6% nel commercio e a +3,9% nei servizi). Il miglioramento del terziario è il dato in comune per entrambe le province lariane. Nel commercio torna positiva la variazione tendenziale del volume d’affari: a Lecco dal -2,1% del 2° trimestre al +1,2% del 3°, mentre a Como si passa dal -0,4% a +0,1%.

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