Artigiani comaschi. Margini e prodotti in diminuzione

Il semestre I risultati del sondaggio di Confartigianato. Soffrono le imprese della manifattura, tranne l’edilizia mentre le aziende dei servizi segnalano ricavi in crescita

Soffrono per i costi delle materie prime, per i costi dell’energia e per i costi delle della manodopera le medie, piccole e micro imprese lombarde, ma in particolare soffrono le imprese manifatturiere comasche nei primi sei mesi di quest’anno rispetto a luglio dicembre 2023, secondo il sondaggio di Confartigianato Lombardia.

La produzione nelle imprese manifatturiere comasche di piccole dimensioni è infatti scesa del 13% mentre la media lombarda è a -5,6%, i margini di profitto sono stati ridotti a -37% a differenza di quelli Lombardi che sono scesi meno del 30%. Resta la difficoltà nel reperire personale sia per le imprese lombarde che per quelle comasche, ma le persone impiegate si sono ridotte a -14% a Como rispetto al -6,7% lombardo.

Gli ordini ricevuti calano sia in Lombardia che in provincia di Como rispettivamente del -9% e del -8%, così come si sono contratti gli investimenti: quelli in Lombardi di quasi il 14% e quelli comaschi di oltre il 18%.

«Il manifatturiero è una fase di stallo e non ha avuto segnali di crescita come è testimoniato dai numeri, a differenza dei servizi che hanno invece registrato un incremento. Si guarda ora con cautela e attenzione a ciò che potrà accadere nei prossimi mesi» è il commento di Roberto Galli per Confartigianato Imprese Como dopo la pubblicazione dei risultati del sondaggio.

Si conferma a livello regionale che il settore dove le mpi e le imprese artigiane lombarde segnalano una maggiore difficoltà con più ampia riduzione di margini, produzione e ordini è il manifatturiero.

In Lombardia la quota più alta di imprese che invece indicano stabilità viene rilevata nelle costruzioni (59,1%); mentre quota più elevata di imprese che confermano un trend di crescita si osserva nei Servizi (44,1%).

Tra le mpi lombarde prevale la cautela nel fare previsioni rispetto all’andamento di produzione, margini, personale, costi e ordini nei prossimi sei mesi dell’anno (luglio-dicembre 2024).

Restano negativi i saldi dei margini di profitto, a fronte di aspettative ancora elevate del peso dei costi e degli ordini a causa della condizione di difficoltà in cui permane il settore manifatturiero.

È infatti quest’ultimo il comparto per cui si rilevano aspettative peggiori con diversi saldi preceduti da segno meno: produzione, personale in forze e ordini. Per le costruzioni le condizioni sembrano per lo più migliorative, anche in termini di ordini. Mentre i servizi, anche in vista dei mesi estivi, sono quelli che presentano le aspettative migliori rispetto a come si chiuderà l’anno.

Anche questi primi sei mesi dell’anno sono stati caratterizzati dalla difficoltà a reperire manodopera, per lo più specializzata. Tra le principali cause: percorsi scolastici non adeguati a formare le competenze di cui necessitano le imprese; concorrenza delle grandi imprese in grado di offrire fin da subito contratti e retribuzioni migliori; pregiudizio verso l’artigianato e le piccole imprese.

Per Confartigianato Como c’è l’impegno a rendere più attrattivo il mondo artigiano per intercettare l’interesse dei giovani in modo tale che si lascino appassionare dai mestieri della manifattura e cercare così di colamare il gap tra domanda e offerta di lavoro che grava sul domani di molte realtà. Anche il passaggio generazionale si dimostra essere sempre più complesso: il 41,3% delle imprese lombarde sarà interessato da passaggio generazionale (23% tra meno di 10 anni), il 4% non ha ancora chiaro quale destino spetterà all’azienda e il 54,6% non prevede alcun passaggio generazionale.

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