Azienda e sindacato alleati. Corso per migliori relazioni industriali

Formazione Rodacciai ha consegnato i diplomi ai dipendenti che hanno partecipato al progetto. «Un format a disposizione del territorio: la comunicazione tra le parti è un fattore decisivo»

“Relazioni industriali e comunicazione efficace” era il tema del corso rivolto ai dipendenti di Rodacciai. Si tratta di un progetto che rientra nei percorsi di formazione continua avviati dall’azienda. E ieri si è tenuta, nella sede di RodaLab, la consegna dei diplomi. Un format giunto alla terza edizione e realizzato in collaborazione con la società di consulenza Intoo per consentire ai dipendenti di acquisire consapevolezza e competenze utili a dialogare con le aziende.

A fare gli onori di casa Mauro Califano, responsabile risorse umane di Rodacciai: «Mi sento orgoglioso delle cose fatte e spero che questa mia soddisfazione sia condivisa anche dai lavoratori - ha esordito - questa è un’attività che non viene svolta in maniera consuetudinaria da molte altre aziende, molto probabilmente siamo l’unica realtà in questa zona a muoverci così. In questo senso, abbiamo la possibilità di distinguerci da una situazione statica che è insita nel tessuto di questo territorio, che, come sappiamo, non è molto avvezzo a svolgere attività diverse dall’usuale».

Considerazione

Obiettivo: ottenere risultati tangibili a favore dei lavoratori, coinvolgendo anche le sigle sindacali. «Questo è un modello che vorrei venisse preso in considerazione anche dai sindacati all’esterno e non solo dalle nostre rappresentanze - ha continuato - un’iniziativa che si può estendere anche ad altre aziende del territorio, collaborando con le segreterie sindacali. Puntiamo a risultati sociali veri, che corrispondono a un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e privata, oltre alle politiche di welfare. Bisogna intrecciare la volontà, la passione e la voglia di crescere. Nel nostro caso specifico puntiamo a una sinergia tra la sede di Bosisio Parini e le altre filiali del nostro gruppo. Così facendo, realizziamo cose concrete e utili nel momento in cui il tutto viene messo a fattor comune. La necessità - ha continuato Califano - è quella di parlare un linguaggio comune tra lavoratori e azienda».

Questi i dipendenti che hanno ricevuto l’attestato: Massimiliano Amoroso, Agostino Bianco, Emilio Cocco, Valentina Conca, Davide Copes, Maurizio Ficuccio, Vanessa Fumagalli, Marco Marano, Moussa Moutaouaki, Ruslan Pirgaru, Vincenzo Rifici, Omar Rizzuti e Cristiano Scarpa. Spazio poi all’intervento di Dario Esposito, coordinatore Uil per Lecco e Como.

Il sindacato

«È fondamentale mettere al centro le persone - ha precisato il coordinatore della Uil- Il mondo del lavoro sta cambiando con grande velocità, penso alla transizione green, al digitale e all’innovazione tecnologica. Dobbiamo cogliere i benefici di questo cambiamento. O scegliamo di governare e gestire il cambiamento o non potremo averne benefici. Il sindacato non può dire solo di no. Bisogna puntare su nuove relazioni industriali e sul rinnovo del contratto collettivo nazionale. Per noi i pilastri sono due: il salario di garanzia contro l’inflazione, di cui ci facciamo portavoce, e la riduzione dell’orario di lavoro. Bisogna partire da questi due punti. Se l’azienda vuole essere al passo con i tempi, deve investire in tecnologia, impianti e competenze umane - ha concluso -. Fare formazione continua su chi lavora, significare evitare che il lavoratore di oggi sia un esubero domani».

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