Aziende aperte ai giovani:
più connessi con un’App
«Una rivoluzione digitale»

Orientamento L’applicazione LabLab rivolta a studenti di IV e V superiore Tironi, assessore regionale: i due mondi si incontrano come mai in passato

«Se non apriamo i cancelli delle nostre aziende ai nostri ragazzi e non li facciamo innamorare del nostro lavoro, non possiamo dire che non troviamo personale, se non conoscono una realtà o una professione, come possono sceglierla?». Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, con queste parole ha presentato lunedì 18 novembre a Lariofiere la web app LabLab, invitando contestualmente le imprese lariane a iscriversi. Per ora sono 43 le realtà che tra Como e Lecco hanno aderito all’iniziativa.

«Siamo partiti con questo progetto lo scorso anno con un’idea molto chiara: affrontare il tema dell’orientamento, uno dei temi che più ci sta a cuore. Consapevoli dei molti strumenti già a disposizione sui territori, prende vita la web app che non andrà a sostituire quello che stiamo già facendo, ma rappresenta un qualcosa in più che mancava. L’abbiamo battezzata una “piccola grande rivoluzione” nel mondo dell’orientamento perché oggi non possiamo più limitarci a raccontare ai ragazzi un mondo che non conoscono e non possiamo più continuare a farglielo raccontare da chi non lo conosce nel dettaglio».

Secondo Tironi, vanno bene le fiere dove si incontrano le aziende e le iniziative scolastiche «ma non vanno più bene quei progetti di orientamento dove la scuola sceglie, per necessità, l’azienda più vicina alla sua sede portandoci in visita un’intera classe, dove se siamo fortunati su 27 studenti forse due sono interessati a quel settore e per gli altri rappresenta una “gita”».

Il progetto LabLab è stato costruito insieme ai ragazzi ed è partito dalle richieste evidenziate dagli stessi, raccolte anche in una survey dove è emerso che l’80% degli studenti conoscono a malapena il lavoro dei genitori e di chi gli sta accanto: «Significa che perdono tantissime opportunità già dall’inizio, perché non le conoscono nemmeno. Ci siamo detti: portiamoli dove si produce, dove si crea, per fargli capire davvero che cos’è il mondo del lavoro, partendo dalle loro aspirazioni personali. Lo strumento non poteva essere un volantino e abbiamo sviluppato una web app. Entro la fine dell’anno verrà lanciata nelle due province che hanno già raggiunto centinaia di aziende registrate, per il resto della Lombardia si aprirà nel 2025».

Gli studenti delle quarte e quinte superiori di tutte le scuole, potranno accedere a LabLab attraverso un QrCode, risponderanno a un questionario redatto con un team di professionisti che porterà all’individuazione di alcune aree di potenziale interesse (la meccanica, il tessile, l’aerospazio), geolocalizzando la propria posizione i ragazzi potranno visionare le imprese che nel frattempo si saranno iscritte e che forniranno la possibilità di prenotare una job experience, ovvero un giorno intero da trascorrere all’interno dell’azienda.

«Per gli studenti si tratta di un’opportunità straordinaria perché saranno loro a scegliere il mondo professionale che gli interessa di più oppure che non conoscono. Un’opportunità straordinaria anche per le aziende in un momento difficile dove la prima sfida riguarda la mancanza di capitale umano. I ragazzi potranno scegliere la vostra azienda se ci date la possibilità di aprire quel cancello e raccontare qual è il vostro mondo, quali sono le prospettive di crescita, quale welfare aziendale potete mettere a disposizione. Si tratta quasi di un primo colloquio di lavoro».

Un’occasione anche per capire quanto una realtà risulti attrattiva per i futuri lavoratori: «Se nessuno mi sceglie devo farmi una domanda e magari pensare a come sviluppare e rendere più interessante la mia azienda nei confronti di quei collaboratori che cerco, ma non trovo».

Le imprese sono supportate in tutto il percorso da una segretaria organizzativa che gratuitamente aiuta le realtà non solo nella fase del caricamento del proprio profilo, ma anche sul come organizzare le giornate di job experience, sono state sviluppate delle linee guida in merito.

«Abbiamo bisogno di due cose: la collaborazione con gli uffici scolastici territoriali che già abbiamo, tutti i ragazzi accederanno alla web app, e la collaborazione delle aziende disposte a incontrarli, accogliergli e spiegargli il mondo che rappresentano».

Diversi gli strumenti attivati da Regione Lombardia in tema di risorse umane, dalla formazione agli incentivi: «Abbiamo la “Formazione continua” per aggiornare le competenze, “Formare per assumere” con incentivi all’assunzione e alla formazione, “Lombardia per le donne” per riportare le donne disoccupate nel mondo del lavoro attraverso voucher per pagare babysitter o assistenti familiari, ma oggi abbiamo una bolla che è quella a cui stiamo dedicando la maggior attenzione: i giovani. Siamo l’unica Regione ad aver messo in pista un progetto di questi tipo, la Commissione Europea l’ha già preso in considerazione, il tema dell’orientamento è un obiettivo anche a livello europeo».

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