Economia / Olgiate e Bassa Comasca
Sabato 02 Novembre 2024
Il Birrificio Italiano nel mondo degli spirits. «Ma solo artigianali»
Il progetto Sono in arrivo gin, amaro e distillati. Agostino Arioli: «Ho iniziato trent’anni fa con la birra. Questo piano è ambizioso per ricerca e innovazione»
Non solo birra, arrivano anche distillati e amari. Con un’anima comasca.
Agostino Arioli, fondatore nel 1996 del Birrificio Italiano, ha presentato la sua ultima creazione: si chiama Birrificio Italiano Spirits. «Ma restiamo sempre degli artigiani - conferma Arioli, che ha lanciato i suoi nuovi prodotti nel locale milanese del birrificio - Ho iniziato quasi trent’anni fa, faccio birra inserendo nelle ricette spezie e botaniche particolari e con il tempo ho sviluppato una certa sensibilità negli abbinamenti, con l’obiettivo di ottenere profili organolettici nuovi, diversi ma sempre equilibrati nel gusto».
La produzione
Il percorso nel mondo degli Spirits, che comprende distillati, amari e liquori, è in realtà iniziato nel 2018 con il progetto Strada Ferrata, distilleria di Seregno che è da poco uscita con un whisky, della quale era uno dei soci fondatori. Poi, due anni fa, per divergenze di vedute sulla filosofia di produzione, Arioli ha preferito uscire, per realizzare il Birrificio Italiano Spirits. «Da Strada Ferrata ho tenuto alcuni Spirits, come la ricetta dell’Amaro Marasso e quella del Capparis che è un aperitivo caratterizzato dai capperi di Pantelleria. Altri prodotti, invece, sono nuovi, come il gin e come i distillati di birra».
Agostino Arioli su una cosa non transige: i prodotti devono essere assolutamente artigianali. «È un progetto che nasce ambizioso non tanto in termini di numeri o fatturato, ma di ricerca e innovazione, come succede in ogni laboratorio artigianale nel quale con impegno e passione, ripetuti assaggi ed esperimenti, ci si dedica allo sviluppo di un prodotto, in questo caso sette distillati.Come nelle mie birre così per gli spiriti la cosa che tengo a sottolineare è questa indipendenza, un valore che accompagna da sempre Birrificio Italiano e che consente da un lato di svolgere bene il nostro lavoro, controllando direttamente l’intera filiera, dall’altro di proporre al nostro cliente un prodotto di alta qualità».
Le caratteristiche
La produzione degli Spirits non avviene nell’Officina Alchemica realizzata da qualche anno a Limido Comasco (prima la birra veniva prodotta a Lurago Marinone), ma Agostino Arioli si affida ad altri artigiani specializzati proprio nella distillazione. Il gin Drytto, per esempio, viene realizzato in collaborazione con la distilleria Eugin di Meda: «Con loro condividiamo la filosofia produttiva e la passione».
Sono sette i prodotti presentati. Quattro sono distillati di birra, dal nome Albedo, nati in realtà 5 anni fa e lasciati in affinamento per tutto questo periodo. Il primo è il distillato “nudo e puro”, il secondo invece è rimasto per 5 anni in botti precedentemente utilizzate per l’affinamento di un Moscato giallo passito dell’Alto Adige, il terzo ha fatto un passaggio di qualche mese in botte di rhum della Martinica, e l’ultimo ha riposato anche in una botte da whisky scozzese.
L’Amaro Marasso, invece, è realizzato con 16 botaniche differenti, ma con un bassissimo residuo zuccherino. Il Capparis è un aperitivo a 22 gradi alcolici, aromatizzato con capperi di pantelleria, scorza d’arancia, pepe rosa, assenzio e quassia amara.
Infine il Gin Drytto si basa su ginepro, angelica e coriandolo, con l’aggiunta di combawa (kaffir lime) e pepe nero. Ed è ideale per la miscelazione.
Tutti i prodotti seguono la stessa linea distributiva del Birrificio Italiano. «Non lascio la birra - assicura Arioli - Ma continuo nel mio percorso. Da artigiano».
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