Bonus di 5mila euro e niente Imu e Tari. Così a Cabiate riparte il commercio

Il progetto Settanta persone al Comune di Cabiate per la presentazione del pacchetto di incentivi. Il sindaco Maria Pia Tagliabue: «Senza negozi, paese più povero»

È stata una verifica importante per il progetto dell’amministrazione comunale di Cabiate per incentivare l’apertura sul territorio di nuove attività di negozi al dettaglio e per la “non chiusura” di quelle rimaste. La “prova del nove” è stata mercoledì sera nella sala consiliare con un incontro pubblico al quale hanno partecipato una settantina di persone, nella maggior parte titolari di attività commerciali.

Tante le risposte positive e anche chi ha avanzato delle perplessità, ha ammesso che è un’iniziativa che si muove nell’ottica di cercare di porre rimedio al problema. «In paese, dopo le ultime chiusure di due negozi storici, è rimasta un’unica attività alimentare – ha detto il sindaco Maria Pia Tagliabue -.La scomparsa dei piccoli negozi, oltre a rendere complicato “fare la spesa”, impoverisce anche il nostro paese ed indebolisce il tessuto sociale, senza dimenticare il problema della sicurezza». Per invertire questo trend l’amministrazione cabiatese ha elaborato un progetto che è stato presentato il 19 gennaio in un convegno promosso dalla Confcommercio con la presenza del presidente nazionale Carlo Sangalli.

Il pacchetto di misure proposto prevede un contributo di 5mila euro per l’avviamento dell’attività. Il negozio deve rimanere aperto per almeno tre anni e sono esclusi bar e pizzerie/kekab da asporto. Le nuove attività usufruiranno per i primi tre anni di altre agevolazioni:l’esenzione dal pagamento dell’Imu per gli immobili di proprietà e per quelli in locazione, verrà riconosciuto – a titolo di contributo -il valore della tassa; l’esenzione del pagamento della tassa sui rifiuti; la gratuità dei diritti di istruttoria per le pratiche comunali per l’avvio del negozio; l’esenzione del pagamento delle tasse per le insegne pubblicitarie e l’esenzione per le imposte di affissione e delle spese per l’occupazione del suolo pubblico. Nel progetto si è pensato anche alla salvaguardia delle attività che stanno “resistendo”, nonostante le diverse crisi e che intendono rinnovare i locali, con un’agevolazione pari al 10% delle spese sostenute, fino ad un massimo di mille euro.

Il dibattito

Il direttore di Confcommercio Como, Graziano Monetti e Carlo Tufani hanno elogiato il progetto proposto dall’amministrazione di Cabiate, «che è un segnale importante per bloccare la desertificazione dei nostri paesi e delle nostre città». Il sindaco Tagliabue ha poi rivelato di essere stata contatta, in questi giorni, da diversi primi cittadini comaschi, che hanno dimostrato interesse per il progetto. Si è poi aperto il dibattito che, come detto, ha raccolto diverse opinioni positive.

«Devo dire che adesso non solo ci credo ma sono pienamente convinto che tutti insieme possiamo fare il bene di questa città -il pensiero di Salvatore D’Ordia, titolare di un negozio di divani in viale Repubblica, aperto da alcuni anni – L’amministrazione sta facendo un grande sacrificio economico per rilanciare il commercio e Cabiate può diventare il comune pilota per far rinascere le micro attività non solo nel territorio comasco ma anche oltre provincia Sono felice della buona partecipazione alla serata da parte di commercianti e cittadini». Tra le reazioni positive anche quella di Ugo Ornaghi, titolare del supermercato chiuso l’anno scorso.

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