Boom dei turisti. E mancano le barche
per le gite sul lago

Navigazione Crescita repentina della domanda. Curcetti offre l’escursione con servizio fotografico. Mostes: «Per potenziare i servizi servono gl approdi»

Gli hotel sul lago, soprattutto quelli di fascia più alta, lamentano la carenza di servizi di trasporto in barca per gli ospiti e l’impossibilità di far fronte a una domanda che negli ultimi anni è esplosa. Sono sempre più numerosi anche i privati in vacanza sul lago che cercano barche a noleggio con conducente per un’esperienza particolare. Proprio per la situazione di incoerenza tra domanda e offerta che si è creata, si sono moltiplicate le iscrizioni al registro imprese della Camera di Commercio di privati che si attrezzano con una barca per trasportare i turisti, di solito come lavoro stagionale o come attività per arrotondare.

C’è anche chi mette in campo la propria esperienza per offrire un’esperienza singolare. Lorenzo Curcetti, fotografo, ha investito in un Boston Whaler, un motoscafo classico del cantiere in Florida, con cui propone una gita in barca alla scoperta dei luoghi più esclusivi insieme a un album fotografico da conservare come ricordo. «Vado sul lago da oltre vent’anni e ho conosciuto anche gli angoli più segreti per fotografare i personaggi famosi - racconta - Adesso organizzo tour in barca per i turisti nei quali racconto la storia delle ville, aneddoti e ricordi che ho accumulato in tante stagioni a caccia di star e protagonisti dello showbiz. A investire in questa nuova attività mi ha spinto l’esorbitante domanda di questo servizio da parte di privati e di hotel che non riescono a soddisfare le richieste della clientela, a danno dell’immagine turistica del lago di Como».

Chi noleggia barche in effetti sta lavorando a pieno regime. «La situazione non è ben regolamentata e ognuno va per sé con il libero mercato. Sicuramente la richiesta è molto alta ma per potenziare i servizi mancano gli approdi», spiega Maurizio Mostes, titolare di un noleggio barche con e senza conducente a Faggeto Lario. A Como c’è un solo pontile, quello di Sant’Agostino, e sul lago non va molto meglio. Non tutti i comuni ne hanno uno e quelli della Navigazione non sono utilizzabili dai privati. «La stagione turistica è già iniziata a Pasqua, poi con il 25 aprile e il ponte dell’1 maggio. Dopo il periodo di sospensione per il covid ci siamo trovati con una crescita importante del turismo che non ci aspettavamo. Bisogna accelerare con le soluzioni per dare un servizio all’altezza delle richieste. Speriamo che arrivati a ottobre non ci si dimentichi del problema».

La proposta

Qualche grand hotel si è munito di barche proprie e qualche altro sta approntando il servizio per sopperire alla carenza. «Non tutti gli alberghi lo faranno, non è il loro lavoro», dice Enzo Fantinato, funzionario del Cna del Lario e della Brianza e responsabile Nautica per Cna Lombardia. Ha già proposto un incontro tra associazioni di categoria per lavorare a un coordinamento dei servizi di trasporto privato, e nei giorni scorsi ha discusso della situazione con l’Autorità di bacino per capire in che modo le parti possono collaborare a vantaggio di tutti. «Con la Cna stiamo facendo anche una verifica di quante licenze regionali non assegnate sono ancora ferme nei Comuni. La normativa in materia è rimasta incompiuta e crea delle disparità, rendendo più semplice effettuare l’attività di trasporto in barca con la sola iscrizione in Camera di Commercio».

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