«Cambiare passo
L’unico futuro
sarà sostenibile»

L’assemblea generale di Confindustria Como con Carlo Bonomi. Il messaggio del presidente Aram Manoukian: «Visione e alleanze»

Il tema è la transizione verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Le parole chiave restano quelle che il presidente Aram Manoukian ha scelto per segnare i grandi riferimenti ideali durante il suo mandato.

Visione comune, anima, coraggio, fiducia hanno così segnato anche l’assemblea generale dell’associazione a Villa Erba con 400 persone nel padiglione centrale (il massimo consentito dal distanziamento anti Covid), primo grande evento in presenza dopo due anni di emergenza.

Manoukian è tornato a evocare la necessità di lavorare oggi per assicurare prospettiva alle imprese - “prendiamoci cura del nostro futuro insieme” è lo slogan della sua presidenza -; di allenarsi ad affrontare la complessità, le incertezze e i grandi cambiamenti (tra i quali la transizione green) dell’economia globale. «Ora più che nel passato occorre alzare lo sguardo, uscire dal perimetro di ciò che si è abituati a fare nel chiuso della propria azienda» dice Manoukian richiamando la necessità di un approccio culturale più internazionale ma anche proiettato concretamente sul territorio dove il tema decisivo è quello delle alleanze. Un tema che vale per le imprese (molti sono i possibili strumenti per crescere sul piano dimensionale) ma anche per le associazioni. «Con il presidente Riva e con i colleghi lecchesi era stato avviato un percorso, poi con sorpresa abbiamo preso atto di scelte diverse rispetto a quelle che ci aspettavamo ma la porta di Como è sempre aperta, siamo pronti a riprendere in mano il lavoro comune» dice Manoukian ed è forse un segnale che porterà a qualche sviluppo dopo lo strappo sulla fusione tra la territoriale di Lecco-Sondrio e quella di Bergamo.

«”Cambiamo passo, insieme” vuol dire che dobbiamo avere il coraggio di aprirci e di cambiare visione e che non possiamo farlo da soli. Il compito che abbiamo sui nostri territori è quello di costruire community, l’importante è avere voglia di farlo. Sia chiaro – prosegue Manoukian intervistato da Monica Maggioni, ex presidente della Rai - non esiste una formula magica per la sostenibilità ma possiamo creare una serie di presupposti che ci permettano di perseguirla. Uno sviluppo sostenibile sia l’unico modello di crescita per garantire la stabilità del sistema economico e il rispetto delle future generazioni».

Una transizione in cui non mancano gli elementi di complessità. «Non c’è sostenibilità ambientale e sociale senza sostenibilità economica. Perché le altre due le realizziamo solo con la sostenibilità economica» chiarisce Carlo Bonomi, presidente nazionale di Confindustria, che riporta nella concretezza di una difficoltà ancora tutta da gestire l’insieme di valori, buone prassi e ottimi propositi delineati nel corso dell’incontro e ricorda all’assemblea un dato di realtà: il cambiamento costa, in termini economici e anche sociali. «Infatti - continua - i paesi che praticano la sostenibilità sono quelli che hanno più risorse. Il tema poco sottolineato nel dibattito sulla transizione ecologica è che pezzi di filiere saranno spenti e aziende nuove nasceranno». Uno scenario che avrà impatto su centinaia di migliaia di lavoratori, L’automotive è l’archetipo della rapidità dei cambiamenti. Ma se i grandi gruppi tedeschi possono destinare 70 miliardi di euro sull’elettrico, le piccole medie imprese italiane devono trovare il modo per reggere l’urto del nuovo scenario.

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