Case vacanze, mercato da 36 milioni

Il turismo Nell’ultimo anno il giro d’affari delle 1.500 strutture aperte nel territorio è cresciuto del 3%.Tariffa medie di 200 euro a notte, Como è tra le destinazioni più ricercate dagli stranieri con Firenze e Roma

Con un giro d’affari annuale di oltre 36 milioni, in crescita del 3%, e quasi 1.500 alloggi destinati al mercato turistico (+39%), Como e il suo bacino, da Cernobbio a Brunate, è cresciuta come destinazione, oltre che per l’ospitalità alberghiera, anche per quella nelle case vacanze.

La Lombardia è la terza regione, dopo Toscana e Lazio, trainate da Firenze e Roma, con 78mila alloggi e un volume di affari che sfiora il miliardo di euro, secondo i dati di AirDna che analizza le principali piattaforme per le prenotazioni.

Pressione

Intanto alcune città, prima tra tutte Firenze, sentono la pressione della diffusione delle case vacanze e invocano provvedimenti drastici. La riforma del ministero per il Turismo è in itinere e dovrebbe razionalizzare e regolarizzare il settore. Proprio oggi inizia anche per la Lombardia la fase sperimentale di rilascio del Cin per le strutture turistico-ricettive, primo passo per qualificare una tipologia di proposta turistica che, fino ad oggi, ha offerto ai privati una soluzione relativamente rapida per mettere a reddito abitazioni vuote o sfitte per mille ragioni: «la prima è la difficoltà che comporta l’affitto tradizionale per i proprietari che trovano vincolato un bene con poche tutele. Spesso è questo il motivo che ha spinto molti a interessarsi al mercato degli affitti brevi – commenta Paola Gonella, presidente del gruppo bed & breakfast di Confcommercio Como – inoltre il ritorno economico, nel caso dei privati senza partita Iva, è da considerarsi un reddito complementare che concorre al bilancio familiare e comporta anche un onere di gestione burocratica non da poco».

Diverso è il caso dei gestori di case vacanze che raggruppano decine di abitazioni e le gestiscono in modo professionale. Si tratta di una nuova forma di impresa che, da una parte , ha fatto lievitare l’offerta, dall’altra dovrebbe e potrebbe garantire un migliore livello qualitativo. Elemento imprescindibile per quel tentativo in atto, e riuscito, di collocare Como tra le mete top dell’ospitalità internazionale.

Interesse

Con una media di 200 euro a notte (+8%), un’occupazione media annuale del 60% (in calo del 9%), Como è tra le città più promettenti, anche se il RevPar, il valore che mette in relazione occupazione delle case e prezzi, è in calo del 5%. I principali Property Manager in città e dintorni sono My home in Como e Rent All Como.

Nuovi operatori, con una formula differente di gestione, si stanno interessando al Lario. È il caso del network Resté Italy, nuovo marchio nel mondo delle locazioni turistiche di fascia alta.

Con una villa a Brunate nella loro offerta, la società con sede a Bologna ha iniziato ad espandersi sul Lario. «Il lago di Como è oggi salito tra le prime tre mete italiane irrinunciabili per i visitatori stranieri – è il commento di Biagio Tamalio, amministratore unico di Resté – i viaggiatori nostri ospiti ricercano, da questa meta come dalle altre, soprattutto un’esperienza straordinaria, di assoluta bellezza, come appunto il lago di Como».

Il ritratto dell’offerta di case vacanze a Como e immediati dintorni è dato dall’analisi di AirDna, piattaforma che elabora i dati delle principali piattaforme di prenotazione degli alloggi turistici.

Il portale Airbnb è utilizzato come unico canale di prenotazione dal 70,3 % delle case vacanze comasche, invece il canale Vrbo è utilizzato dall’8%, è su entrambe le piattaforme il 19% delle strutture.

Le localizzazioni attive a Como e dintorni sono 1.494 con una crescita negli ultimi tre anni del 39% e, secondo gli analisti, il mercato di Como sta performando bene con un Market Score 80.

La metà degli alloggi sono messi a disposizione per un minimo di due notti e il 36 % dà la possibilità di prenotare anche solo per una notte. Tutti gli altri sono disponibili solo da tre notti a salire. La maggior parte delle case in affitto turistico, il 42%, offre la possibilità di una cancellazione moderata.

Nel territorio comasco il giro d’affari delle case vacanze è di un giro d’affari annuale di oltre 36 milioni, con una crescita annua del 3%.

In tutta la Lombardia sono stati aperti 78.000 alloggi per un giro d’affari di 0,92 miliardi di euro, cifra che la pone terza regione italiana dopo Toscana e Lazio, seguita dalla Campania e dalla Sicilia.

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