Città e paesi grigi e insicuri senza i piccoli negozi. «Li dobbiamo salvare». Il modello virtuoso di Cabiate

Il direttore di Confcommercio Como, Graziano Monetti, presenta il convegno sulle azioni contro la desertificazione commerciale in programma giovedì 19 gennaio a Villa Gallia

Sono sempre più numerose le chiusure di piccole attività commerciali nella nostra provincia. Una situazione che sembra peggiorare, a causa di differenti motivazioni, a cui Confcommercio Como ha voluto dedicare il convegno “Insieme contro la desertificazione commerciale”, domani alle ore 11 a Villa Gallia, sede dell’amministrazione provinciale. Graziano Monetti, direttore di Confcommercio Como, descrive un contesto molto preoccupante che ha portato l’associazione di categoria a lanciare l’allarme più volte.

È così grave la situazione?

I dati parlano chiaro e saranno diffusi e commentati nel corso del convegno. È in corso, ormai da diverso tempo, un progressivo ed inesorabile svuotamento dei luoghi per quanto riguarda le piccole attività commerciali. Il fenomeno non si riduce, anzi cresce continuamente e lo vediamo a livello provinciale, regionale e nazionale. Lo vediamo, in realtà, anche nel resto dell’Europa e del mondo. Possiamo parlare di desertificazione commerciale perché ci sono ormai intere vie e piazze, interi quartieri o anche paesi privi delle attività commerciali anche basilari, legate alle prime necessità. Questa situazione è preoccupante dal punto di vista economico, ma anche sociale.

Per quali motivi?

In assenza di attività commerciali, alcune aree restano poco frequentate e questo provoca fenomeni di degrado, microcriminalità ed insicurezza generale. Ecco perché abbiamo pensato ad una giornata di approfondimento e di confronto sul tema, per tutto il territorio.

Cosa prevede il programma?

Il convegno sarà strutturato in modo tale da analizzare dettagliatamente la situazione ma anche proporre possibili soluzioni, almeno parziali. La tavola rotonda sarà moderata dal direttore de La Provincia, Diego Minonzio, certamente profondo conoscitore del fenomeno anche per i numerosi approfondimenti realizzati dal quotidiano nel corso del tempo. Interverranno Aldo Bonomi, direttore del Consorzio Aaster per un quadro anche sociologico e Davide Rampello che affronterà la desertificazione commerciale per le conseguenze che ne derivano sulla cultura e l’estetica dei luoghi. I numeri impietosi saranno illustrati da Marco Galimberti, presidente della Camera di commercio di Como e Lecco, mentre Maria Pia Tagliabue, sindaco di Cabiate, illustrerà un percorso avviato per invertire la tendenza.

Ce ne può parlare?

Il comune di Cabiate soffre in modo particolare il fenomeno della desertificazione commerciale e l’amministrazione ha lavorato ad un’iniziativa per cercare di attirare nuove attività. Il sindaco è preoccupato per la situazione e vorrebbe riportare sul territorio attività commerciali che hanno chiuso. Confcommercio Como ha sposato questa iniziativa ed ha collaborato con il Comune: domani sottoscriveremo infatti un accordo di collaborazione in questo senso.

Quali altri interventi sono programmati nel corso del convegno?

Ascolteremo alcune testimonianze di associati che, purtroppo, hanno dovuto chiudere ed interrompere l’attività. Interverranno anche il nostro presidente Giovanni Ciceri ed il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca. E poi il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, farà un’analisi a tutto campo, con un focus anche sul nostro territorio. Quindi mi auguro che questo convegno possa rappresentare un momento di studio, approfondimento e riflessione, in modo da proporre spunti utili per gli amministratori e gli addetti ai lavori che saranno presenti.

La desertificazione commerciale riguarda anche la città di Como?

Interessa certamente anche Como. Purtroppo, infatti, nessun territorio è escluso, anche perché il fenomeno è governato da dinamiche globali. Anche numerosi quartieri di Milano, ad esempio, sono in difficoltà da questo punto di vista.

Per quale motivo avete scelto come sede dell’incontro Villa Gallia?

Proprio per sottolineare che si tratta di un problema che interessa tutto il territorio provinciale. Se un paese resta senza attività commerciali, questo incide negativamente anche sul resto della provincia, ancora una volta sia dal punto di vista economico che sociale.

Ma questa tendenza può essere invertita?

Come dicevo, a monte ci sono alcune ragioni globali che analizzeremo nel corso dell’incontro. Tuttavia, come dimostra proprio il caso del comune di Cabiate, è anche possibile realizzare accordi territoriali per incentivare la riapertura dei negozi, con benefici per tutti. Credo quindi sia importante cercare di attirare soprattutto le attività commerciali relative ai beni che favoriscono la vita delle comunità. Penso al panificio, alla merceria e ad altri piccoli negozi che purtroppo stanno sparendo.

Il confronto

Domani a Villa Gallia

“Insieme contro la desertificazione commerciale”. È il titolo del convegno in programma domani alle 11 a Villa Gallia in via Borgovico 154, a Como.

È previsto l’intervento di Carlo Sangalli (nella foto sopra), presidente nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia. Alle 11.45 la tavola rotonda moderata da Diego Minonzio, Direttore La Provincia, con la partecipazione di: Marco Galimberti, presidente della Camera di commercio Como Lecco, Aldo Bonomi, direttore del Consorzio AASTER, Davide Rampello (nella foto qui sopra), direttore artistico e creativo, manager e consulente culturale oltre che celebre volto televisivo per i servizi a Striscia la Notizia e Maria Pia Tagliabue, sindaco del Comune di Cabiate.

Il sindaco presenterà un progetto pilota messo a punto nella cittadina brianzola, in collaborazione con Confcommercio, per tutelare lo storico tessuto di attività commerciali.

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