Como Acqua, svolta al vertice. Pezzoli lascia la presidenza

Servizio idrico Le dimissioni del manager formalizzate l’1 agosto. Nuovo incarico in Acea

Svolta al vertice di Como Acqua. Il presidente Enrico Pezzoli ha lasciato la società lariana e si tratta di dimissioni che lasciano il segno perché si tratta di una figura chiave nel rapido percorso di sviluppo aziendale, iniziato sei anni fa con la fusione per incorporazione di 12 società territoriali pubbliche preesistenti e poi decollato nel 2019 quando Como Acqua è diventata operativamente il gestore del servizio idrico integrato nel territorio comasco. Oggi l’azienda serve 147 Comuni e circa mezzo milione di cittadini comaschi. Cinque i bilanci di esercizio in capo alla gestione di Pezzoli che, ancora lo scorso marzo, tra gli applausi dei sindaci, ha incassato il terzo mandato alla presidenza rinunciando però alla funzione di amministratore delegato. Negli ultimi mesi il manager ha via via incrementato l’impegno in Acea, primo operatore idrico industriale italiano, partecipato al 51% da Roma Capitale. Nello specifico Pezzoli ha assunto la carica di responsabile dello Sviluppo Idrico del Gruppo. E ora? Toccherà all’assemblea dei sindaci provvedere alla nuova governance. Ad assicurare continuità operativa, in questa fase, sono Laura Santin, consigliere di Como Acqua, e Giulia Cappellini, direttore generale.

«Confermiamo le dimissioni del presidente giunte l’1 agosto - dice Santin - tengo a rassicurare che gli organi societari, il management e tutta la struttura aziendale restano focalizzati sugli obiettivi fissati, nell’interesse del territorio».

«In questi mesi - aggiunge Cappellini - la società ha proseguito la propria attività garantendo e migliorando il servizio reso e così Como Acqua continuerà, con impegno serietà e passione».

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