Como rilancia l’appello al governo. «Sugar Tax ideologica e dannosa»

La trattativa L’ad di Fava Bibite: «La misura renderà i prodotti più costosi e meno sostenibili» L’ad di Fava Bibite, «La misura renderà i prodotti più costosi e meno sostenibili»

Con una produzione di bibite biologiche e acqua minerale per l’alta ristorazione, la storica azienda Fava Bibite di Mariano Comense, attiva dal 1955, si allinea ad Assobibe per chiedere al Governo uno slittamento della Sugar tax nell’ambito del provvedimento Milleproroghe.

La nuova imposta infatti aumenterebbe del 28% medio la fiscalità su un litro di bibite sia nella versione con zucchero che in quelle prive di calorie, tra queste chinotto, cedrata, gassosa, aranciate, cola e aperitivi analcolici. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore tra meno di quattro mesi. Per evitare ulteriori rincari, in un momento caratterizzato da alti costi energetici, aumenti di materie prime e possibili dazi, il Governo si era impegnato a intervenire a inizio 2025 su questa nuova imposta, come chiarito in un odg accolto durante la Manovra 2025.

Davide Fava, amministratore delegato di Fava Bibite, ha commentato: «la nostra azienda produce da tre generazioni bevande di alta qualità nella provincia di Como. Il nostro impegno ha contribuito a creare posti di lavoro e mantenere viva una tradizione familiare. L

a tassazione sulle sole bevande analcoliche non solo influenzerà negativamente i costi per i consumatori, ma renderà i nostri prodotti più costosi e meno sostenibili. La nostra dedizione alla produzione di bevande biologiche di alta qualità, con ingredienti d’eccellenza e di filiera nazionale, merita di essere sostenuta, non ostacolata da politiche fiscali inadeguate e discriminanti che rischiano di vanificare gli investimenti fatti sino ad ora».

È attesa in giornata la decisione del Governo e Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese che producono e vendono bevande analcoliche in Italia, denuncia l’incertezza sul posticipo nonostante il parere positivo di Mimit e Masaf.

Il presidente di Assobibe Giangiacomo Pierini ha dichiarato: «l’intera filiera agroalimentare, dalle fasi agricole alla produzione, fino alla distribuzione e vendita, unitamente a Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, hanno destinato nei mesi scorsi un appello urgente per evitare una nuova gabella che danneggia le imprese e i lavoratori con evidenti ricadute negative anche sulle comunità locali. La risposta dei rappresentanti del Governo alle imprese, e del Mef in particolare, è stata di attendere febbraio. Ora sembra che lo stesso dicastero abbia sollevato perplessità sui tempi. Le imprese che operano nei diversi territori hanno bisogno di segnali chiari e coerenti, anche per poter programmare attività e non bloccare investimenti nel Paese».

La Sugar Tax è considerata una tassa di natura “ideologica” che produrrebbe gravi conseguenze per la filiera agroalimentare italiana che ha, in una parte del settore bibite, una delle sue storiche espressioni.

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