Comocrea, il dibattito è sull’AI
«La creatività umana è unica»

L’evento Lunedì a Villa Erba l’edizione numero 74 con 25 studi di disegno Stuart Sartori: «Sensibilità ed esperienza non appartengono alle macchina»

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Al via lunedì a Villa Erba la 74esima edizione di Comocrea. All’evento sono presenti 14 studi comaschi che rappresentano l’apice della creatività italiana riconosciuta a livello internazionale. Confermata anche l’adesione dei migliori designer inglesi: sono sette e fin dalle prime edizioni aggiungono valore alla vetrina lariana. Partecipano inoltre uno studio francese, un tedesco e due studi svizzeri. In mostra le nuove collezioni autunno/inverno 2026.

Il tema

“La creatività umana non ha eguali” è questo il mantra scelto dai vertici della manifestazione in un momento in cui non c’è dubbio sul fatto che sia estremamente più veloce ed economico affidare le fasi creative di un prodotto ad una macchina.

«C’è da evidenziare però che l’autore di un disegno crea qualcosa che deriva da ciò che percepisce come bello sulla base della sua sensibilità e della sua esperienza. Questa valenza espressiva non può essere soddisfatta dall’Intelligenza Artificiale che non ha un vissuto ed è priva di emotività. Inoltre è sempre più insistente da parte dei grandi buyer la richiesta di certificati di esclusività/unicità del disegno, che non può essere garantita da una macchina capace di riprodurre la stessa fantasia in diverse parti del mondo» dichiara Stuart Sartori.

Il presidente di Comocrea introduce una riflessione anche sull’attuale scenario del sistema tessile moda. «La fiera si inserisce in un contesto economico molto particolare, nel quale ovviamente resta coinvolta anche l’intera filiera tessile. La contrazione dei mercati e l’evoluzione delle abitudini dei consumatori impongono a tutto il comparto una profonda riflessione. La creazione, la fantasia, dopo un periodo di prevalenza del tessuto unito sono una delle soluzioni per uscire da questo “vicolo cieco” e rappresenta il focus della rassegna. In particolare, i disegnatori comaschi, si ripromettono di tramandare le capacità, sia manuali che tecniche acquisite nel corso degli anni».

In evidenza il disegno fatto a mano, con ritorno al floreale artistico sfumato. «I clienti cercano prodotti unici e personalizzati, il nostro lavoro si sta concentrando soprattutto sullo sviluppo di richieste ad hoc» evidenzia Sartori. E proprio grazie a questa offerta qualificata, Comocrea conta su un positivo afflusso. All’ultimo appuntamento, a ottobre, si erano registrate 200 aziende provenienti da Italia, Spagna, Francia. Al di sopra delle attese l’arrivo di compratori Usa e di una delegazione di operatori turchi.

Due workshop

A margine del percorso espositivo due “Workshop Tendenze” a cura dello Studio Chiron in collaborazione con Archivio Tessile Cavaliere Azzurro. Due sessioni in grado di anticipare gli orientamenti del fashion (lunedì ore 17.30 e martedì ore 14.30).

Sempre attive le collaborazioni con le scuole, quest’anno in particolare con il Centro Studi Casnati di Como che si occuperà del servizio catering.

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