Contratti stabili. L’incentivo vale mille euro

Lavoro L’iniziativa si rivolge alle aziende del turismo ed è finanziata dall’ente bilaterale di Como. Camesasca: «Uno stimolo in più per gli imprenditori»

Un contributo di mille euro per chi assume un lavoratore a tempo indeterminato o ne stabilizza uno che ha un contratto a termine.

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La prestazione assistenziale lanciata in questi giorni dall’Ente Bilaterale del Turismo della provincia di Como, è dedicata alle imprese iscritte che operano nel turismo per un massimo di duemila euro ad azienda come spiega Andrea Camesasca presidente dell’Ente: «Nelle priorità del piano di indirizzo dell’ente, concordato con le parti sociali, c’è la stabilizzazione della forza lavoro. La misura può essere uno stimolo per i datori di lavoro per superare contratti che rendono precario il lavoratore. L’obiettivo è avere una forza lavoro stabile in un momento complicato caratterizzato dal grande esodo dalla ristorazione e dalla difficoltà di reperibilità di personale, entrambe causate da diversi fattori».

Secondo l’ultima indagine Excelsior in provincia di Como tra aprile e giugno erano previste 13.660 assunzioni, di queste 3.750 nel turismo, +21,4% rispetto al primo trimestre 2024 per un totale di 660 persone. Delle 1.380 entrate previste nel settore ad aprile 2024 (ultimo dato disponibile) in base alla tipologia contrattuale solo il 10% prevedeva un contratto a tempo indeterminato.

Quello che si apre con questo provvedimento è un periodo pilota per capire la risposta delle aziende, i fondi ci sono: «Saranno attivati anche tutti i controlli del caso affinché le assunzioni non siano strumentali o di scopo. Uno stimolo in più anche per prolungare la stagione, tenere le serrande alzate più tempo».

L’Ente ha all’attivo diverse erogazioni dedicate alle imprese del settore: «Tra le priorità condivise con le parti sociali non c’è solo la stabilizzazione dei lavoratori, ma anche la sicurezza e la formazione». Tra i più richiesti dalle realtà comasche gli incentivi sul Dvr, il Documento Valutazione Rischi: «Le aziende sono molto sensibili su questi temi, abbiamo appena deliberato fondi anche per gli aggiornamenti del Dvr che non deve essere un bel libro da tenere nel cassetto, ma uno strumento da aggiornare e gli aggiornamenti hanno dei costi, per sostenerli eroghiamo piccoli contributi». Alle imprese che abbiano effettuato la prima redazione o l’aggiornamento del Dvr è previsto un contributo fino al 50% della spesa sostenuta per un massimo 400 euro: «Le cifre non sono alte, sono mirate alle micro e piccole imprese che sono quelle che hanno più criticità rispetto alle aziende più strutturate che hanno all’interno percorsi già avviati. Si tratta di interventi finalizzati a creare sussidiarietà per un taglio specifico di impresa».

I contributi

Alle aziende che abbiano effettuato valutazioni dei rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro del personale dipendente, come misurazioni fonometriche o valutazioni del rischio chimico, l’Ente ha predisposto un contributo fino al 50% della spesa sostenuta per un massimo di 250euro. Per la formazione continua dei lavoratori è riconosciuto un contributo pari al 50% della spesa fino a un massimo di 150 euro, ammissibili cinque domande da parte dell’azienda per anno solare. Previsti contributi anche per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e la creazione di spazi ricreativi a disposizione dei lavoratori. Tutte queste misure sono dedicate alcune al settore del turismo e altre alle realtà che operano nel terziario, dal commercio ai servizi.

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