Economia / Como città
Domenica 12 Maggio 2024
Contratto dei tessili. Salario e flessibilità i due punti più caldi
La trattativa È stata definita la piattaforma sindacale per l’avvio della trattativa con Sistema Moda Italia. La richiesta economica: 270 euro di aumento sui minimi
La richiesta presentata a Sistema Moda Italia dalle associazioni sindacali per il rinnovo del contratto per il comparto tessile è di un incremento salariale medio, sui minimi tabellari, di 270 euro. La prima riunione è prevista per il 16 maggio a Milano, da quel momento inizierà la contrattazione. Trasformazione digitale, aumento del personale e necessità di una formazione per figure specializzate sono alcuni degli aspetti che verranno affrontati nelle trattative per il rinnovo del contratto per il comparto industriale tessile abbigliamento e moda, oltre naturalmente al tema salariale e degli orari di lavoro.
Le aziende del settore tessile prevedono nei prossimi anni un aumento del numero di dipendenti con una domanda in crescita in particolare per figure professionali innovative e specializzate. In questa prospettiva cambierà la gestione del personale e dovrà essere previsto un costante investimento in competenze. Con queste premesse, la Piattaforma per il rinnovo contrattuale per gli addetti del settore tessile abbigliamento e moda diffusa è stata condivisa da Filctem - Cgil, Femca - Cisl e Uiltec – Uil ed è stata già presentata alle associazioni datoriale, prime tra tutte Smi.
«Le richieste riguardano anche il diritto di avere informazioni sull’andamento aziendale per tutte le imprese che occupano almeno 30 dipendenti – precisa Cinzia Francescucci, Filctem Cgil - si chiede anche la costituzione di una commissione che si occupi della prevenzione e dello stato di salute dei dipendenti in relazione alla mansione svolta. Viene data anche molta attenzione alla sicurezza, alla parità di genere e alla formazione».
«Sarà importante ottenere risultati circa la richiesta economica, per poter far recuperare un salario dignitoso ai lavoratori di un settore che già prima del Covid, ma anche in seguito, ha subito significative frenate produttive – così Carlotta Schirripa, Femca dei Laghi - non meno importante il tema dell’inquadramento professionale che più che mai necessita di un aggiornamento e uno sviluppo congruo rispetto alle mansioni svolte sia dagli operai che dagli impiegati. Operai e impiegati che ancora sono caratterizzati da differenti tutele relative alla malattia, è il caso di operai pagati al 50% per i primi 3 giorni di assenza mentre gli impiegati sono retribuiti da subito al 100%. Riteniamo che i tempi siano maturi per colmare questa differenza. Infine la sicurezza e il tema di contrasto alla violenza di genere sono oggetto di alcune richieste».
La sicurezza
Sul tavolo delle trattative ci sarà anche la richiesta di promuovere pratiche relative all’invecchiamento attivo dei dipendenti sui luoghi di lavoro, proposte per lo sviluppo di un nuovo modello di valutazione del rischio in ottica di genere e per la creazione di buone prassi di prevenzione.
«Siamo davvero solo all’inizio della trattativa. Aspettiamo che si pronunci Smi sulla base delle nostre richieste. La piattaforma è molto corposa e include anche una parte importante sulla sicurezza per gli infortuni che a livello nazionale si sono registrati e per la buona tutela della parità di genere considerando che gran parte degli addetti del settore sono donne - aggiunge Serena Gargiulo, Uiltec del Lario – per il nostro distretto comasco, uno dei più importanti in Italia, il rinnovo è fondamentale per le ricadute territoriali che potrà avere. Infine è importante la richiesta degli inquadramenti corretti, oggi sono obsoleti rispetto all’attualità del mondo tessile e su questo terremo il punto aggiornare gli inquadramenti per renderli attuali rispetto ai contesti aziendali che sono cambiati».
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