Credito alle pmi in provincia di Como. Quota di mercato del 31% per le Bcc

Il convegno Le banche cooperative si confermano decisive nello sviluppo dell’economia locale. Porro (Cantù): «Felici e orgogliosi». Pontiggia (Brianza e Laghi): «Trasparenza e collaborazione»

Le Bcc comasche confermano il proprio ruolo di sostegno al tessuto economico locale con percentuali più alte di credito erogato alle pmi rispetto alla media lombarda.

I risultati del primo semestre 2024 delle Bcc in provincia di Como, rivelano un buon posizionamento di mercato con 3,2 miliardi di euro di raccolta diretta e 2,2 miliardi di impieghi. Superano il miliardo gli impieghi erogati alle famiglie e arrivano a oltre 1,1 miliardi quelli destinati al settore produttivo.

La rete

Significativa è la quota di mercato del 31,5% detenuta dal Credito Cooperativo in provincia di Como per i crediti alle piccole imprese (dai cinque ai 20 addetti), 18% per le imprese con almeno 20 addetti e 13% per gli impieghi destinati alle micro imprese. La quota riservata a pmi e micro imprese supera il 21,5% della media lombarda.

«Il nostro territorio è caratterizzato dalla presenza di molte imprese di piccole dimensioni, è la nostra clientela storica e tradizionale per la quale cerchiamo di avere la massima attenzione e dare il servizio migliore – sottolinea Angelo Porro presidente Bcc Cantù – Non basta però esserci, bisogna fare, siamo contenti e anche un po’ orgogliosi di essere sul pezzo». «Numeri che confermano la nostra operatività e la nostra mission, che è quella di sostenere le piccole e le medie imprese che rappresentano il tessuto economico artigiano del nostro territorio» aggiunge Giovanni Pontiggia presidente Bcc Brianza e Laghi.

Nella prima parte del 2024 è migliorata la qualità del credito, con la prosecuzione del processo di riduzione delle esposizioni deteriorate e di aumento dei tassi di copertura, in calo le sofferenze (-20,3% rispetto all’anno precedente), con un rapporto sofferenze impieghi dell’1,1% (rispetto al 1,4% dell’industria bancaria). «Un miglioramento frutto anche di un processo educativo e di un rapporto stretto con la clientela – evidenzia Pontiggia – Una relazione che si fonda sulla massima trasparenza e collaborazione da una parte e dall’altra, per evitare che possano emergere difficoltà, e al minimo segnale essere subito al fianco dell’impresa per capire come risolverlo».

L’occasione per comunicare i principali risultati raggiunti dal credito cooperativo nel primo semestre è l’annuale Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle Bcc in corso a Firenze dal 18 al 19 ottobre. «Il futuro del Credito Cooperativo, nell’era dell’intelligenza artificiale, si giocherà tutto nella sfida di mantenere e rafforzare la propria vicinanza alle persone, ingrediente essenziale del modello mutualistico» ha detto al convegno il presidente di Federazione Lombarda delle Bcc, Alessandro Azzi.

I territori

Le 27 banche di Credito Cooperativo presenti a livello regionale contano nel complesso 5.400 dipendenti, oltre un milione di clienti e sono presenti con 722 sportelli in 522 Comuni lombardi, in 147 dei quali come unico istituto bancario, numeri che fanno segnare un +2% rispetto all’anno precedente in controtendenza rispetto al resto dell’industria bancaria che sta riducendo la propria presenza territoriale. In provincia di Como gli sportelli si trovano in 35 Comuni, in 12 dei quali rappresentano l’unica presenza bancaria, ma non solo: «A Capiago abbiamo, caso abbastanza raro, addirittura due filiali, a Intimiano e a Olmeda, quest’ultimo sportello serve soprattutto i Comuni che si affacciano sulla canturina – aggiunge Porro – La filiale di Olmeda è inoltre tra le più storiche, è la quinta in ordine di apertura in merito alle nostre filiali».

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