Dagli Usa all’Insubria. L’ateneo diventa volano del modello Lombardia

Scambi Un progetto di borse di studio a studenti di origini italoamericane. Il professor Zamperetti a Washington: «Stimolante travaso di competenze»

Far conoscere il “modello Lombardia” nelle sue varie declinazioni e contribuire a disseminare in contesti importanti l’immagine dell’Insubria con le sue numerose eccellenze.

Questo alla base della missione istituzionale della Regione che si è svolta nei giorni scorsi negli Stati Uniti, con l’obiettivo promuovere le imprese e le università lombarde, valorizzandone l’attrattività.

Con il presidente Attilio Fontana, l’assessore al Welfare Guido Bertolaso, il sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni internazionali Raffaele Cattaneo e il presidente di Assolombarda Alessandro Spada, si è recato in America in rappresentanza dell’Insubria anche il professor Giorgio Maria Zamperetti - delegato del rettore alla Internazionalizzazione - che a Washington ha incontrato Paolo Messa, vice presidente della National Italian America Foundation, Niaf, espressione di 20 milioni di italoamericani che vivono negli Usa con l’obiettivo di mantenere viva l’eredità culturale della comunità.

«Europa più attrattiva»

Dal colloquio è emersa l’idea di promuovere borse di studio per studenti americani di origini italiane che, proseguendo i loro studi all’Insubria, riscoprono le loro radici e la lingua italiana e, nel caso ritornino in negli Stati Uniti, possano essere testimonial dell’eccellenza dell’ateneo e del territorio lombardo.

Il professor Zamperetti ha poi incontrato al Consolato Generale d’Italia di Chicago anche la delegazione della Governors State University, guidata dalla sua rettrice Cheryl Green dove si è parlato di progetti inerenti la giustizia riparativa, infine l’ultima tappa della missione a Indianapolis, per illustrare l’eccellenza dell’Università dell’Insubria di fronte alla qualificata platea del Global Economic Summit 2024, un evento per leader di istituzioni economiche e culturali statunitensi e internazionali. «La Regione da tempo ha messo in atto missioni di sistema, a cui partecipa la Regione stessa e diversi stakeholders, ora anche le università e per l’Insubria è stata una missione di successo – spiega Zamperetti -. Per noi gli Stati Uniti non erano di base un territorio strategico, la maggior parte dei nostri studenti internazionali arriva da altri Paesi, però ho notato che le cose stanno cambiando anche da loro. Capiscono che è essenziale fare un periodo di formazione all’estero in un mondo che cambia ogni minuto e la Lombardia rappresenta un approdo interessante. Gli americani inoltre sono molto interessati a ricevere studenti dall’Europa: prima la Cina mandava molti ragazzi in America, ma ora il cambiamento di scenario geopolitico e le problematiche tra i due Paesi hanno ridotto questo flusso». Gli americani quindi, volendo avere classi internazionali, guardano con occhio più attento all’Europa.

«America Paese in fermento»

«Una missione che ha permesso di scoprire questi mutamenti nell’ambito delle offerte formative – aggiunge Zamperetti – L’idea di creare una borsa di studio per ragazzi americani di origine italiana è stimolante. Possono riscoprire la nostra lingua e cultura; se poi rimangono da noi sono competenze che il nostro Paese acquisisce, altrimenti diventano ambasciatori dell’Italia e del nostro ateneo. L’America è un paese in fermento, il cui terreno normativo è più favorevole. Noi siamo maestri dell’innovazione, quando andiamo con le nostre idee, realizziamo grandi risultati».

L’Università dell’Insubria rappresenta per gli studenti americani un’eccellente opzione, grazie anche alle sue lauree magistrali in lingua inglese.

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