Dalla laurea in fisica alla cima del Gran Sasso

La storia Leonardo Perna ha vinto la borsa di studio al Gran Sasso Science Institute. La tesi all’Insubria su un calorimetro elettromagnetico

Una laurea magistrale in fisica e il posto di dottorato già ottenuto al Gran Sasso Science Institute, dopo essere arrivato sesto su 52 candidati e quindi vincitore della borsa.

Ha sicuramente trovato la propria strada Leonardo Perna, ormai ex studente dell’Insubria dove ha terminato da poco la magistrale. Le idee per lui sono state chiare fin da subito, a parte un’iniziale indecisione sulla scelta della facoltà dopo la scuola superiore, ma corretta in tempi record.

«Dopo le superiori, ho deciso di intraprendere un percorso universitario ed ero molto indeciso se fare una facoltà ingegneristica, influenzato dal fatto che magari era più spendibile nel mondo del lavoro, o una in fisica che mi piaceva molto – racconta Leonardo -. Mi sono iscritto a ingegneria e sono durato solo una settimana, sapevo già che mi piaceva la fisica e lì mi sentivo ristretto. Ho cambiato subito e mi sono iscritto a fisica, quando sono arrivato all’Insubria ho capito che era il mio posto. Alla fine della triennale sono rimasto affascinato dalla fisica delle particelle e dei rilevatori di particelle, così sono entrato nel gruppo della professoressa Michela Prest dove ho iniziato il percorso magistrale, che è stato un punto di svolta. Ho infatti avuto la possibilità di entrare a far parte di un gruppo di ricerca vero e proprio; mentre facevo gli esami, svolgevo anche attività di didattica per studenti più piccoli, sia della triennale che delle superiori, medie ed elementari, poi attività di ricerca vera e propria». Un’occasione importante per mettersi alla prova, quindi.

«Sono stato al Cern due settimane e ho testato la fisica delle particelle. Ho iniziato a scrivere la mia tesi all’interno di una delle collaborazioni della professoressa Prest riguardante un tipo di calorimetro elettromagnetico di nuova generazione. Pochi mesi fa mi sono laureato e ho deciso di fare domanda al Gran Sasso per un percorso di dottorato. Il colloquio è andato bene e ho passato la selezione. L’anno accademico inizia a novembre, mi trasferirò verso fine ottobre». E conclude: «All’Insubria, soprattutto nella magistrale, c’è un rapporto studente professore quasi uno a uno, se non torna un conto bussi al docente che è sempre disponibile ad aiutarti. Sono grandi persone i prof dell’Insubria, non si è numeri seduti in settima fila per cui bisogna combattere per farsi vedere. Entrare in un gruppo di ricerca e avere diritto di parola nonostante fossimo solo degli studenti è stato un punto cruciale, le occasioni per imparare sono molte di più. Non ho ancora un’idea precisa del futuro, ma vorrei continuare nell’ambito accademico e della ricerca. Spero che il dottorato sia un trampolino di lancio in questa direzione».

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