Dichiarazione precompilata. Quest’anno è più facile

Il giudizio dei commercialisti Giovanni Casartelli e Simone Lucchini sul modello 730

È resa più semplice la dichiarazione dei redditi precompilata per il 2023.

Se si accede alla propria area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate si trovano le spese sanitarie, universitarie, premi assicurativi, dai contributi previdenziali, bonifici per interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica sostenuti nel corso del 2023.

Per accedere al servizio è sufficiente essere in possesso dei sistemi di identità digitale come (Spid), carta d’identità elettronica (Cie) o carta nazionale dei servizi (Cns). I dati possono essere integrati o modificati.

«Alcuni dati, infatti, potrebbero non essere stati comunicati da soggetti terzi all’Agenzia delle entrate e per tale motivo è concessa la facoltà di modificare i dati di spese e oneri deducibili e detraibili – hanno precisato Giovanni Casartelli e Simone Lucchini, dottori commercialisti in Como nello studio Ramiro Tettamanti Commercialisti, nell’illustrare le modalità per la dichiarazione dei redditi precompilata – da notare che la trasmissione della dichiarazione dei redditi senza apporto di modifiche comporta per il contribuente il vantaggio di evitare i controlli documentali su tutti gli oneri detraibili e deducibili che sono stati trasmessi da terzi e precaricati nella dichiarazione. Chi invece procede a modificare i dati degli oneri e spese forniti dai soggetti terzi dovrà esibire, in caso di controllo, i soli documenti che hanno determinato la modifica».

Inoltre, nel tentativo di rendere più facile il rapporto con i contribuenti, il Fisco ha previsto l’utilizzo di termini di uso comune e non troppo tecnici per l’inserimento dei dati e un’interfaccia grafica più intuitiva, sostituendo quadri e righe con sei semplici sezioni: Famiglia, Casa, Lavoro, Spese per te e per la tua famiglia, Altri redditi, Altre informazioni.

La scadenza per trasmettere il 730 è prevista per il 30 settembre 2024, ma è possibile ottenere un rimborso già nella busta paga di luglio o agosto 2024 con un rapido invio nelle prossime settimane. Se si commettono errori, però, l’invio potrà essere annullato solo una volta entro il 20 giugno. Se si sbaglia nuovamente si dovrà inviare un nuovo 730 e oltre il 20 giugno occorrerà procedere con un modello 730 integrativo oppure con il Modello Redditi che potrà essere inviato fino al 15 ottobre 2024.

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